28 gennaio 2013

Il punto della settimanA - 22a giornata

Nel freddo dell'ultimo week-end di gennaio, la nostra massima serie scalda il cuore dei milioni di tifosi presenti allo stadio o appiccicati davanti alla televisione. Non sempre perché la loro squadra vince, ma perché la loro squadra regala un successo sorprendente o perché delude le aspettative o, ancora, perché le polemiche in Italia non guastano mai.
A proposito di polemiche, il riferimento è ovviamente alla Juventus. Quando l'arbitro Guida (di Torre Annunziata, direbbe Marotta) fischia la fine del match con il Genoa sul punteggio di 1-1, tutti i bianconeri, dal tecnico Conte allo squalificato Chiellini, si scagliano contro la sestina arbitrale ed in particolare contro il direttore di gara, reo di non aver concesso un rigore alla Juve per un tocco di mano di Granqvist in area rossoblu. Peccato che nel primo tempo, lo stesso Guida, non aveva fischiato un penalty in favore del Grifone, quando era stato Vucinic a toccare il pallone con la mano nella propria area di rigore. Il mancato stile Juve è stato dettato probabilmente anche dalla sfumata occasione di allungare sulla Lazio, che alcune ore prima era stata messa ko. Nell'anticipo delle 18, è stato infatti il Chievo ad avere la meglio espugnando l'Olimpico grazie a Paloschi.
Dopo la notte delle polemiche, arriva lo spettacolo per tutti gli appassionati di calcio, tranne per quelli che tifano Bologna e Roma. Le due squadre, impegnate nel lunch match del ventiduesimo turno di campionato, mettono a segno tre gol (con la complicità dei due portieri in campo) per parte ma alla fine devono accontentarsi di un punto. Il Milan si conferma invece in grande forma e continua la sua marcia inarrestabile verso i primi posti. A fare le spese del momento positivo dei rossoneri e della vena realizzativa di El Shaarawy è l'Atalanta, sconfitta davanti agli occhi dei suoi supporters. L'unico pari del pomeriggio di Serie A è quello maturato fra Cagliari e Palermo, che fanno 1-1 in terra sarda. Continua a non passarsela proprio bene Vincenzo Montella, accolto allo stadio Massimino da tanti applausi e attestati di stima. La sua Fiorentina prima passa in vantaggio con Migliaccio, poi nel secondo tempo prima si fa raggiungere e poi vede il Catania ribaltare il risultato. Chi centra in pieno l'obiettivo di giornata è il Napoli. In un Tardini dove nessuno era riuscito ad imporsi, Hamsik e Cavani regalano una grande gioia ai tifosi partenopei giunti in massa per sostenere la propria squadra. Niente da fare per il Parma, ma vanno fatti comunque i complimenti a Donadoni e ai suoi uomini. Ma la palma d'oro di questa terza giornata di ritorno va senza dubbio alla Sampdoria. Nel giorno del saluto al presidente Riccardo Garrone, la compagine blucerchiata si scatena e travolge il Pescara 6-0. Questo grazie soprattutto ad Icardi, che cala il poker e sale a quota 7 nella classifica marcatori. Guadagna una posizione in graduatoria l'Udinese, vittoriosa al Friuli contro un buon Siena. A risolvere il match, finito 1-0, non è il solito Di Natale ma Muriel.
Due fra le prime tre in classifica arrancano e tutti si aspettano che l'Inter ne approfitti a dovere. In pochi si aspettavano invece che l'undici nerazzurro venisse imbrigliato nel migliore dei modi da Giampiero Ventura. Il Torino, grazie ad una doppietta dell'ex di turno Meggiorini, riesce nell'impresa di uscire imbattuto dal Meazza e porta a casa un punto prezioso in ottica salvezza.
Adesso il campionato lascia spazio agli ultimi quattro giorni utili per la sessione invernale di calciomercato, che si concluderà ufficialmente giovedì sera. C'è giusto il tempo per correre ai ripari in extremis o per portare a termine trattative imbastite già da tempo.

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