19 gennaio 2013

Montecalvo: "Malandra e Brnicanin, due esterni che volano verso l'Italia. E un piano per il Parlamento: stadi e calcioscommesse"

Ho raggiunto in esclusiva per un'intervista Fabio Montecalvo, presidente della FM Communications e della World Football Management. Tanti i temi toccati, a partire dal mercato di riparazione che potrebbe veder approdare in Italia due giocatori da lui rappresentati. Ma non potevamo evitare di soffermarci sul suo ingresso in politica, dato che Montecalvo si candiderà alle elezioni in programma il prossimo mese e si impegnerà anche per alcune questioni scottanti relative al mondo del pallone.

In passato il nome di Malandra era di moda per l'Italia, potrebbe esserlo nuovamente a gennaio o in estate?
Sebastian Malandra è un calciatore argentino con passaporto comunitario, che interpreta il ruolo di centrocampista offensivo, come esterno alto sulla corsia di sinistra. Adatto a diversi moduli di gioco, in particolar modo al 4-4-2 e al 4-3-3, potrebbe essere, all'occorrenza, utilizzato anche come seconda punta. Quando, dopo averne apprezzato le caratteristiche tecniche e tattiche, lo portai in Italia, nell'agosto del 2011, diverse squadre manifestarono un certo interesse, mirato ad ottenere più informazioni in merito a lui. Adesso ho ripreso le fila del discorso e sono tornato al lavoro per portare Sebastian in Europa. Il mercato di riparazione conta ancora una decina di giorni utili a poter finalizzare le ultime operazioni, mentre quello estivo ci darebbe modo di aprire il tavolo delle trattative per le scelte più giuste”.

A proposito di Malandra, raccontaci come andarono veramente le cose con il Perugia ad agosto 2011.
Domanda bollente... Dico solo che i giornalisti umbri mi inseguirono per settimane e i quotidiani locali titolavano: 'Malandra si prende il Grifo'. Si era svincolato in ritardo ma, oltre a questo piccolo difetto per il tesseramento, oggi posso affermare che se qualcuno pensa che io sia uno di quegli 'spaventapasseri' con l'anello al naso, prima o poi, verrà a fare i conti con il sottoscritto. E voglio aggiungere che l'ex presidente del Perugia, Damaschi, è una persona perbene. Come si suol dire: a buon intenditor, poche parole”.

Un altro giocatore su cui stai lavorando è il difensore serbo è Enes Brnicanin. Che tipo di giocatore è? Quali sono le proiezioni sul suo futuro?
Anche lui, come Malandra, è un laterale adattabile sia come esterno basso che come esterno alto; preferibilmente la posizione più attinente alle sue qualità si identifica nella corsia esterna della linea difensiva. Enes in passato fu accostato anche alla Sampdoria. E' un giocatore molto grintoso e determinato, fa gruppo, si lega alla maglia che indossa e alla propria tifoseria. Ha giocato sempre nei paesi dell'est perché non ha mai avuto le possibilità di arrivare in Europa, causa l'aver dovuto superare circostanze e situazioni di vita molto particolari; una su tutte, la guerra di Sarajevo, che ha fatto da padrona. Enes è inoltre un calciatore che non è mai sceso a compromessi sporchi o discutibili equivoci ma, sopratutto, tengo a precisare che non si tratta di un giocatore corruttibile. Quindi, tutti quelli che dovessero accoglierlo come compagno di squadra sono avvisati. È un calciatore da B, ad occhi chiusi, con grandi margini di miglioramento. Sono al lavoro per trovargli una sistemazione entro il 31 gennaio”.

Capitolo mercato. Che idea ti sei fatto delle strategie e delle mosse dei club di Serie A?
Mi sembra un mercato povero più che mai. Qualche scambio, in attesa dei colpi delle big che vadano a completare le squadre proiettate ad obiettivi europei. Vedo possibile un rientro di Kakà al Milan, oltre che grande attenzione su un barese DOC come Nicola Bellomo, da parte di Inter, Milan e Roma. A questo proposito, ho consigliato al top management della società giallorossa due futuri top players del campionato italiano: Nicola Bellomo, appunto, e Cristian Galano, anche lui attualmente in forza al Bari”.

In Italia è un argomento sempre scottante quello relativo alla legge sugli stadi. Vista la tua candidatura alle prossime elezioni, cercherai di muoverti anche in questo senso?
La mia candidatura al 'mercato delle politiche' sta entrando nel vivo. Oltre a toccare temi sociali e di natura socio-economica, è ovvio che, da uomo e manager di sport, cercherò di dare il mio contributo all'aspetto legislativo che concerne il mondo del calcio. La legge sugli stadi va realizzata, ex novo e con una 'dinamica elasticità' che permetta alle società calcistiche di avere un dialogo costruttivo e pragmatico nei confronti delle pubbliche amministrazioni. Gli stadi di proprietà rappresentano un'importante 'conditio sine qua non' per accrescere il business riguardante il marketing sportivo e quindi per incrementare fatturati e risultati operativi d'esercizio, delle società stesse. Ma non dimentichiamo anche il cancro del calcio, ovvero il calcioscommesse. Radiazione definitiva per i giocatori e i dirigenti, ritenuti attori e promotori del reato, con l'aggravante 'associativo' dello stesso e sequestro preventivo dei loro patrimoni”.


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