10 aprile 2013

Ag. FIFA Albetti: "Il mio Sudafrica, una terra speciale. Vi presento tre giovani africani che proporremo in Europa"

Terra sconosciuta alla maggior parte degli addetti ai lavori, il Sudafrica rappresenta invece la quotidianità per l'agente FIFA Aris Albetti, che ci vive e lavora da circa sei mesi (in collaborazione con il suo socio, l'agente Marco Chiofalo). Lo ho intervistato in esclusiva per provare a conoscere meglio la realtà calcistica sudafricana e saperne di più circa i giocatori rappresentati dallo stesso Albetti.

Iniziamo col parlare di questa tua nuova esperienza professionale: quando e come è cominciata?
Diciamo che questa esperienza è iniziata quasi per caso. Ho cominciato a visitare il Sudafrica cinque anni fa per ragioni familiari e da subito ho avuto la percezione che questo paese abbia qualcosa di speciale, non solo sotto il profilo sportivo. Stiamo parlando del paese economicamente più sviluppato dell'intera Africa e vanta infrastrutture all'avanguardia, basti pensare agli stadi che sono stati costruiti per i Mondiali disputati nel 2010. Credo che per chi voglia iniziare a fare scouting in questo continente, il Sudafrica rappresenti un buon punto di partenza perché permette di monitorare anche i campionati dei paesi confinanti. Questo è un grande vantaggio perché non si disperdono troppe energie e c'è l'opportunità di ottenere una prima scrematura in termini di scouting”.

Ma cosa manca al calcio sudafricano per compiere il salto di qualità?
Potremmo scrivere un libro riguardo a questo argomento. Ho avuto la fortuna di parlare con allenatori di successo che in passato hanno vinto campionati con le squadre più importanti del Sudafrica e tutti sono d'accordo col dire che qui il calcio è ricco di grandi talenti ma è carente di buoni allenatori nei settori giovanili. I migliori club sono troppo focalizzati sulle prime squadre e molto spesso trascurano i settori giovanili, non capendo che l'investimento sul giovane calciatore possa far risparmiare nel medio termine e possa, di conseguenza, creare i campioni di domani. Non fanno parte di questa categoria di club l'Ajax Cape Town e il Supersport United, che stanno dimostrando di avere capito quale direzione prendere e i risultati di oggi sono sotto gli occhi di tutti; basti pensare che Serero dell’Ajax e Pienaar dell’Everton provengono proprio dal settore giovanile dell'Ajax Cape Town”.

Soffermiamoci su alcuni dei calciatori da voi rappresentanti, partendo dal nigeriano classe '92 George Akpabio.
Gioca nel Vasco da Gama in First Division, è un giocatore di sicura prospettiva e per questo motivo la mia agenzia sta lavorando in modo capillare e costante sul giocatore. Il ragazzo è pronto per approdare in Europa e dimostrare le sue eccezionali doti. Attualmente siamo focalizzati sul capire in quale contesto possa maturare più velocemente, senza però essere caricato di troppa pressione. Per chi non lo conoscesse, Akpabio è un giocatore che ricorda molto il primo Emenike, connazionale dello Spartak Mosca, per potenza, tecnica e fiuto del gol. In ogni caso si sta parlando di un ventenne con ampissimi margini di miglioramento”.

Passiamo al diciottenne keniota Brian Mandela Onyango: dopo la nazionale potrebbe arrivare anche l'approdo in Europa?
Onyango sta dimostrando partita dopo partita il suo incredibile potenziale. Con il suo club di appartenenza, il Santos, sta giocando regolarmente, sfornando prestazioni di altissima qualità, ma la nota più positiva riguarda le sue prestazioni con la sua nazionale. Non a caso, nell'ultima partita per le qualificazioni Mondiali contro la Nigeria, è stato uno dei migliori in campo, fermando le avanzate di Victor Moses e compagni. Non male per un ragazzo classe '94. Anche per Onyango siamo convinti che le porte dell'Europa si apriranno presto”.

Concludiamo con il classe '96 Jerome Bitumba, in passato in prova allo Sporting Lisbona.
Si tratta di un ragazzo congolese nato in Sudafrica che attualmente milita nelle giovanili dell'Università di Pretoria. E' un esterno alto di piede, un giocatore estroso, ha nel suo bagaglio tecnico la giocata che può cambiare l'esito della partita in un istante. Sono sicuro che, se imparerà ad essere più costante nell'arco dei novanta minuti, sia destinato a diventare un calciatore di assoluto valore”.

Oltre che in Sudafrica, sappiamo che state lavorando in Benin, Camerun, Ghana, Kenya, Sierra Leone e Zimbabwe...
Attualmente stiamo costruendo delle relazioni strategiche in questi paesi ma al momento non abbiamo alcuna fretta di espanderci, anche perché l'Africa è un continente affascinante ma allo stesso tempo molto difficile. Posso dire, però, che abbiamo già individuato giocatori di qualità pronti per il calcio europeo”.

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