6 settembre 2013

Montecalvo: "Bene Tevez, Higuain e Kakà, ma il mercato italiano..."

Lunedì sera, esattamente alle 23, la finestra estiva di calciomercato ha chiuso i battenti. Adesso la parola passa, come sempre, al campo di gioco che ci dirà chi ha lavorato bene e chi meno in estate. Ma per commentare la campagna acquisti estiva delle big del nostro campionato, ho intervistato in esclusiva Fabio Montecalvo, presidente di FM Communications e di World Football Management.

Che mercato è stato quello concluso pochi giorni fa?
«E' stato un mercato sicuramente “in uscita” per l'Italia. Grandi nomi, grandi top player, hanno varcato i confini nazionali perché purtroppo l'attuale status del Bel Paese non versa in condizioni propriamente soddisfacenti. Se si escludono gli arrivi dì Tevez, Higuain e Kakà, quest'ultimo acquistato con intelligenti strategie al fotofinish, si percepisce immediatamente la “economica atrocitatem”, il disagio economico con cui conviviamo oramai da qualche anno e che ha colpito anche il pianeta calcio. All'estero, invece, se pur colpiti dallo sciame di involuzione economica, molti paesi ospitano le sedi commerciali di magnati provenienti da ogni dove, perché agevolati da sistemi di tassazione più leggeri e più morbidi rispetto a quello italiano. Di conseguenza acquisti onerosi e cache supermilionari, se pur inflazionando il resto del mondo, hanno ancora possibilità di esistere».

Quella di far calare il sipario alle 23 non sembra essere stata una buona idea...
«Assolutamente sì. Molto spesso ci si trova a doversi giocare alcune carte last-minute importanti per poter piazzare, per esempio, quel calciatore magari svincolato o quel grande professionista che non ha più il mercato di una volta. Io, addirittura, prolungherei la sessione estiva dei trasferimenti di una settimana. Del resto, alcuni paesi europei adottano esattamente questa soluzione».

Quale società, in Serie A, è stata a tuo parere la regina di questa campagna acquisti?
«A mio modesto parere credo che la regina del mercato sia stata la Fiorentina. L'anno scorso in televisione ebbi la possibilità di pronosticare una crescita progressiva del club viola, con un planning a medio-lungo termine di 3-4 anni per giungere alla conquista del tricolore. Un gran bel gruppo, quello costruito dal diesse Pradè che al momento vede però ancora davanti Juventus e Napoli, , due compagini di caratura superiore. I complimenti al club dei Della Vallle vanno comunque fatti anche per quanto concerne il mercato in uscita: la bravura di un buon direttore sportivo, esperto di calciomercato , non consiste nel saper acquistare e nello scegliere le migliori soluzioni di formazione - vedi Rossi e Gomez -, ma anche nel saper piazzare quei giocatori che non rientrano nei propri programmi. Quindi voto 8 alla Fiorentina. A proposito di esigenze di campo, invece, sicuramente la Juve è in gran forma. L'operazione Llorente a costo zero è stata una mossa intelligente per il club bianconero, ma manca un esterno di qualità, come poteva essere Zuniga, dopo la cessione di Giaccherini. In mancanza di cross diventerà più complicato, per il bomber spagnolo, inquadrare la porta».

Quale squadra esce invece indebolita dall'estate?
«Forse non c'è, in assoluto, la regina del flop in assoluto, ma vedo, nonostante il buon avvio, l'Inter in posizione meno brillante rispetto agli altri grandi club. Seppur apprezzo e stimo l'ottimo lavoro di Mazzarri, lo stesso tecnico non ha potuto disporre di un mercato in entrata proporzionale alle esigenze di formazione. Nota lieta la cessione di Cassano, vista l'operazione di “spending review” dei nerazzurri e quindi la fuoriuscita del suo oneroso ingaggio».

Il miglior colpo in assoluto chi lo ha messo a segno?
«Per antonomasia il fascino della Vecchia Signora la fa da padrona, avendo siglato l'acquisto di Tevez, top player europeo che già sta rispondendo alle aspettative a suon di gol, assist e giocate raffinate. A seguire direi Higuain per il Napoli; portar via un giocatore al Real Madrid posso assicurarvi che non è per nulla semplice, sopratutto per un centravanti del suo talento. E non per ultimi, gli acquisti di Mario Gomez per la Viola e di Ricky Kakà, il figliuol prodigo che torna a casa Milan del Presidente Berlusconi».

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