4 dicembre 2012

Il doppio ex Turci: "Samp ben coperta tra i pali. Con l'Udinese gara da tripla nel segno della continuità"

Sampdoria ancora a riposo dopo il pareggio ottenuto in quel di Firenze. Da domani Ferrara e i suoi inizieranno a pensare all'Udinese, attesa al Ferraris lunedì sera. Chi conosce molto bene entrambe le squadre è Luigi Turci, che ha vestito per tre anni la casacca blucerchiata e per sei quella dei friulani. Ho intervistato in esclusiva l'estremo difensore di Cremona, così da avvicinarci al match della sedicesima giornata.

Sei stato uno dei protagonisti della penultima promozione dalla B alla A, poi Antonioli ti ha rubato la scena...
Ancora oggi ho ricordi vivissimi, ricordi molto emozionanti. Sono stati tre anni in cui ho avuto la fortuna di far parte di un gruppo straordinario, fatto di ragazzi intelligenti e con grandi valori morali. In quelle tre stagioni abbiamo ottenuto i più grandi risultati dai tempi dello scudetto. Abbiamo vinto il campionato di Serie B, abbiamo sfiorato la zona UEFA e poi ci siamo qualificati in Coppa UEFA sfiorando la Champions”.

La Samp ti acquistò proprio dall'Udinese, dove invece eri titolare. Cosa ti spinse a fare questa scelta?
La ricerca di nuovi stimoli e di nuove motivazioni. A Udine si sta benissimo, ma dopo sei anni nello stesso ambiente o si possiedono fortissime automotivazioni oppure il rischio è quello di appiattirsi. Questa era la mia sensazione, la mia idea era quella di un ciclo finito per quanto mi riguardava. Quindi decisi di rimettermi in gioco, cadendo in piedi. La Sampdoria è una delle società più sane d'Italia e quella doriana una delle piazze più importanti; inoltre Genova è delle poche città dove c'è un vero derby”.

E della Sampdoria di oggi che idea ti sei fatto?
La Samp è partita veramente benissimo, ottenendo ottimi risultati e meritandosi il titolo di rivelazione di questo campionato. Poi le sette sconfitte di fila hanno placato gli entusiasmi, anche se il periodo negativo è stato frutto di mille circostanze tra cui la sfortuna e i numerosi infortuni. Adesso però si è ripresa. Penso che la squadra sia stata assemblata in maniera ottimale e decisamente all'altezza della Serie A. Come neo promossa il messaggio che deve arrivare da parte di tutto l'ambiente, è quello di centrare la salvezza il prima possibile e dopo pensare ad altro. Bisogna rimanere orientati a raggiungere questo obiettivo”.

Con Romero indisponibile è stato Da Costa a difendere i pali a Firenze. Due gol subiti, ma non ha fatto rimpiangere l'argentino.
Non lo scopriamo sicuramente adesso. Alla fine l'anno scorso Da Costa non è stato un secondo, è stato un primo bis visto il numero di presenze che ha collezionato. Il brasiliano è stato uno degli assoluti protagonisti del ritorno in Serie A. Tutte le volte che viene chiamato in causa si fa trovare pronto, quindi tanto di cappello a lui”.

In tre occasioni è toccato invece a Berni prendere il posto di Romero. Quanto è importante avere tre portieri così affidabili in rosa?
E' un ruolo molto delicato, ma il fatto di avere tre portieri di un certo livello significa che è coperto. La società è stata brava a mettere lo staff nelle condizioni migliori per lavorare”.

Spazio a Samp-Udinese. Entrambe le squadre vengono da risultati positivi, che partita sarà?
Entrambe le squadre ci hanno abituato a prestazioni altalenanti. La cosa che ha fatto difetto a tutte e due è stata la costanza di rendimento nei risultati. Questa è una buona occasione per dare continuità ai risultati ottenuti. La classifica è indubbiamente più che tranquilla ad oggi, ma abbiamo visto come sia facile essere risucchiati nelle zone basse. Di conseguenza credo sia una sfida aperta a tutti i risultati, è una partita da tripla. Sia la Sampdoria che l'Udinese sono capaci di fare risultato dovunque come, purtroppo, di scivolare sulla classica buccia di banana. Ecco perché entrambe sono alla ricerca di quella costanza che gli permetterebbe di lavorare con maggiore tranquillità”.

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