Mister Maselli, abbiamo visto un Genoa a due facce: dopo un buon primo tempo è calato nella ripresa...
“Non è un momento particolarmente
felice per la squadra di Delneri. Manca una vera espressione di gioco e
ad oggi si contano le assenze di diversi giocatori. La squadra ha
riscontrato difficoltà sempre grandi in un ambiente che ti concede poco
tempo e non ti dà la possibilità di lavorare con calma. E queste
difficoltà sono sempre più grosse. E' vero che domenica ha disputato una
buona metà di gara, però è anche vero che non è riuscito a vincere.
Sabato c'è un'altra partita, contro l'Inter, ma la situazione
diventerebbe difficile se tornasse da Milano con zero punti. Non è un
momento felice”.
Comunque si sono visti dei passi in avanti rispetto alle ultime partite, concorda?
“Sicuramente è stato fatto qualcosa
in più, però non mi sembra che il Torino sia una grande squadra. Se vuoi
disputare un campionato tranquillo devi riuscire a battere squadre come
quella granata. Questa è un'annata difficile, a forza di pareggi non si
può raggiungere l'obiettivo salvezza”.
A suo parere, si è fatta sentire l'assenza di Kucka in mezzo al campo?
“No, francamente non vedo un
giocatore determinante nel Genoa. Eccezion fatta per Borriello là
davanti. Quando sta bene ha sempre fatto gol, mentre nessuno degli altri
giocatori mi sembra indispensabile”.
Ciò che pare evidente è che la coperta è corta per quanto riguarda le seconde linee.
“Non credo ci siano dei ricambi
incredibili, ma questo è probabilmente frutto di una politica un po'
strana da parte del patron rossoblu. Il Genoa ha sempre venduto bene i
suoi giocatori, come ad esempio Milito e Thiago Motta, e ha reinvestito
benissimo; da due anni a questa parte, però, ciò non è più avvenuto. Io
comunque ho vissuto tutti i presidenti dal 1968 ad oggi e ritengo che
Preziosi sia il migliore che il Genoa abbia avuto in questi anni,
nonostante i dissapori con la tifoseria”.
In tribuna c'erano i neo acquisti Floro Flores e Matuzalem: è da loro che bisogna ripartire?
“Si tratta di due buoni giocatori. Il
discorso cambia se si hanno tre punte molto brave a disposizione e si
ha anche la possibilità di variare il modo di giocare, rischiando magari
qualcosa di più. Floro Flores è sempre stato buon giocatore, insieme a
Borriello ed Immobile può tirare fuori il Genoa da certe situazioni.
Piuttosto penso che sarebbe necessario anche qualche rinforzo nel
reparto difensivo. Nello scorso campionato quella rossoblu è stata la
peggiore della Serie A; per una squadra che vuole salvarsi, subisce
troppi gol”.
Con il ritorno dell'attaccante napoletano, pensa che cambierà qualcosa in attacco?
“Non credo, Floro Flores ha giocato
nell'Udinese anche da esterno offensivo. Non è un attaccante che ha
bisogno di essere supportato e penso che in un 4-4-2 possa
tranquillamente giocare con Borriello ed Immobile. Io quest'ultimo non
lo lascerei andare via. E' giovane e ha iniziato molto bene questa
stagione, ma come tutti i giovani ha subito un calo fisiologico. Per
ottenere la salvezza servono tre punte di questo valore e quindi li
terrei tutti e tre”.
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