26 giugno 2013

Ag. FIFA Pettinato: "Calabria terra di talenti, Reggina e Crotone esemplari"

Ho intervistato in esclusiva l'agente FIFA Antonio Pettinato. Il procuratore, che da anni opera nella sua Calabria e non, cura gli interessi del centrocampista della Vigor Lamezia Giovanni Giuffrida oltre che di diversi giovani dalle interessanti prospettive.

Partiamo da Giuffrida. E' vero che il Catanzaro è sulle sue tracce?
«Le voci sono insistenti e parlano di un forte interesse. Catanzaro è una grandissima piazza e ci farebbe enorme piacere, è inutile nascondersi dietro un dito. Lui si svincolerà il 30 giugno dalla Vigor Lamezia, quindi potrà trasferirsi a parametro zero e, parlando di un giocatore importante, molte squadre lo vorrebbero con sé. In ogni caso non c'è nulla di concreto per il momento, staremo a vedere».

Tra le fila del Parma segui un ragazzo originario di Corigliano Calabro.
«Sì, si chiama Giorgio Sarli e gioca nei Giovanissimi Nazionali gialloblu. E' un esterno d'attacco classe '98 che può giocare sia sulla fascia destra che su quella sinistra. Possiede tanta corsa, potenza, buon piede e personalità. E' un giocatore con buone prospettive».

Mentre è in dirittura d'arrivo la firma con lo Spezia per un altro giovane della tua scuderia.
«Nei prossimi giorni andremo in Liguria per mettere nero su bianco il trasferimento di Vincenzo Manfredi, classe '99. E' stato in prova in Germania al Bayern Monaco e allo Stoccarda, ma anche all'Inter; è appetito da grandi club. Il presidente dello Spezia ha notato le qualità del ragazzo e ha fatto di tutto per assicurarsi le sue prestazioni. Si tratta di un difensore centrale con i piedi buoni, in futuro lo vedremo ad alti livelli».

Quindi in Calabria stanno crescendo i nuovi Gattuso, Iaquinta e Perrotta?
«Da calabrese dico che la mia regione ha tanti giovani talenti. La grande pecca è rappresentata dalla mancanza di strutture di un certo livello. Quando deve fare il salto di qualità, un giovane non riesce ad affinare la propria qualità tecnica. Ma i ragazzi di talento ci sono, basta vedere la Reggina; lo scorso anno aveva nove undicesimi dei titolari provenienti proprio dalla Calabria. Le società di Serie A dovrebbero venire con più frequenza ad organizzare stage e a vedere partite, anche durante l'arco della stagione. Purtroppo questa regione viene un po' sottovalutata».

Torniamo alla Reggina...
«Senza dubbio è stata la mamma di tanti ragazzi che sono andati lontano, vedi Pirlo e Baronio. La Reggina ha sfornato grandi talenti, ha sempre puntato sul suo settore giovanile ed è un esempio da seguire, per noi calabresi e non solo. E' stata una culla di tanti campioni. Non ha disputato un campionato di altissimo livello e ci si aspettava qualcosa di diverso, però è stata brava a venire fuori alla grande per come si erano messe le cose. Non è facile inculcare a gente come Di Michele una mentalità da salvezza, ma i giocatori si sono immedesimati nella e sono riusciti a raggiungere l'obiettivo. Non era facile, sono stati bravi».

E il Crotone, l'altra squadra cadetta della regione?
«Ritengo che abbia uno dei più bravi direttore sportivi d'Italia, ma non lo dico soltanto perché è calabrese. Il ds Ursino è un maestro, anche se segue un altro tipo di politica rispetto a quella della Reggina. Il Crotone non mira a valorizzare il proprio prodotto, ma, non avendo grandi mezzi economici a disposizione, traggono vantaggio dai premi di valorizzazione derivanti da prestiti e comproprietà. Questa politica sta dando i suoi frutti, gli esempi di Florenzi e Ciano sono lampanti. Da anni il Crotone viaggia sulla stessa lunghezza d'onda e disputa dei buoni campionati, valorizzando la qualità dei giovani che ha in rosa. Ma, a proposito di Serie B, ci tengo a dire una cosa...».

Prego.
«Volevo fare i complimenti a due calabresi come Mimmo Toscano e al suo vice Michele Napoli. Con la Ternana sono stati la vera rivelazione dell'ultimo campionato cadetto. Il nome di Toscano è stato accostato anche al Chievo e questo dimostra che in Calabria c'è gente molto preparata, nonostante a volte venga vista con un occhio diffidente. L'anno scorso ha vinto il campionato e in passato ha vinto due campionati col Cosenza, merita il palcoscenico Serie A».

Nessun commento: