7 giugno 2013

Gli agenti FIFA genovesi sulla Samp del futuro: Stefano Salvini

Arrivederci campionato, ora si pensa al mercato in vista della prossima stagione. Quindi la parola passa a chi vive di calciomercato e conosce da vicino l’universo Sampdoria. Ho intervistato in esclusiva l'agente FIFA ed intermediario di mercato Stefano Salvini, rappresentante di diversi giocatori stranieri che potrebbero fare al caso dei blucerchiati.

STAGIONE 2012/2013 - «Sinceramente, visto l'assetto dato alla squadra da mister Rossi e visti i cambiamenti fatti in maniera oculata, ritengo che sia stato fatto buon lavoro di rincorsa a partire da da gennaio con i giocatori a disposizioni, senza stravolgere l'organico. Si poteva presupporre che la salvezza arrivasse prima delle ultimissime giornate, ma magari c’è stato un momento in cui la squadra ha dato molto di più e verso la fine ha avuto un calo psicologico. Da neo promossa l'obiettivo era la salvezza. La Samp era partita molto forte, poi ha dovuto rimettere in ballo una stagione intera dovendo resettare tutto o quasi da gennaio. I blucerchiati lo hanno fatto affidandosi ad un allenatore di grande esperienza che ha saputo adattare i giocatori in rosa ed è stato bravo a trovare un gioco che ha permesso di restare in questa categoria».

PORTA - «A prescindere da qualche situazione sporadica in cui sono stati fatti dei piccoli errori, Romero ha un valore indiscutibile. Non dimentichiamoci che stiamo parlando del numero 1 della nazionale argentina, un giocatore di un livello molto elevato; in Italia è difficile trovare un portiere di questo calibro per una società che non è tra le prime cinque. Se però si fa un discorso economico abbassando il tetto massimo per gli ingaggi, allora Romero ha un costo importante. Quando è stato chiamato in causa al posto dell'argentino, Da Costa ha fatto il suo; è una persona perbene e molto umile. Quando ha giocato ha dato il suo contributo in maniera più che dignitosa. Un nome per l'eventuale dopo Romero? Valuto molto forte Yohann Thuram, parente dell’ex Juve. E' un estremo difensore del 1988 in forza al Troyes, un gatto tra i pali».

DIFESA - «Palombo è stato impiegato in un ruolo che non è il suo, ma un giocatore di questo calibro e con la voglia di rientrare in campo ha voluto sicuramente dare un grosso contributo anche in una posizione che non gli si addice. E' una delle bandiere di questa squadra insieme a Gastaldello e ha dato un apporto notevole. Certo che la prossima stagione un piccolo innesto in difesa forse andrebbe fatto. Tutti i difensori in rosa sono validi, ma per una questione di tranquillità un giocatore di caratura più elevata potrebbe dare delle garanzie soprattutto quando mancano i titolari. In alternativa, se non si puntasse su qualcuno di esperienza per motivi diversi, prenderei un giovane di valore. Come ad esempio Fabien Boyer, classe ’91 dell’Angers; è un centrale di piede mancino molto valido e adatto al modulo della Sampdoria. Sarebbe uno di quei giocatori che, partendo dalla panchina e iniziando a giocare dietro i grandi, può dare grossa mano. E' già pronto per la prima squadra nonostante venga dalla serie B francese».

CENTROCAMPO - «Obiang e Krsticic sono due pilastri del reparto centrale e quest’anno, nonostante la giovane età, hanno dimostrato di avere le caratteristiche e soprattutto la testa per giocare ad alti livelli. Penso che la Samp riparta da loro in vista delle prossime stagioni. Se Poli effettivamente andrà via, ci sarà bisogno di prendere un trequartista o comunque qualcuno per il centrocampo. Bisogna vedere se si vuole puntare su un centrocampista di esperienza o se invece si vuole proseguire con la linea verde e costruire un centrocampo di spessore aggiungendo pedine importanti non solo per la prossima stagione ma per un progetto a lungo termine. Per il centrocampo avevo proposto due anni fa al Catania Wahbi Khazri, classe ’91 di proprietà del Bastia. Gioca benissimo come trequartista, è un giocatore con qualità importanti e potrebbe rappresentare un valore aggiunto per tante squadre di Serie A. E' un nazionale tunisino e ha anche partecipato all'ultima Coppa d'Africa, mentre in passato ha fatto parte della Francia Under 21. Le corsie esterne? Per la sinistra mi piace molto il classe '94 Benjamin Mendy, all'ultimo anno di contratto con il Le Havre. E' un elemento molto interessante e in Francia è seguito da club importanti. Per la fascia destra, invece, farei il nome di Tobias Levels. E' un giocatore di esperienza e di grande corsa, ha un'ottima struttura e personalmente mi piace molto. In questa stagione è retrocesso dalla Bundesliga tedesca con il Fortuna Dusseldorf e il suo acquisto, visti i costi esigui, può essere preso a cuor leggero pur essendo buono il valore del giocatore. Potrebbe essere interessante per lui cambiare campionato e intraprendere una nuova avventura anche come alternativa a De Silvestri, se quest'ultimo verrà riscattato».

ATTACCO - «Icardi via per 12 milioni? La politica della Samp, eccezion fatta per i gioielli che Mantovani ha trattenuto fino alla fine, prevede che i giocatori di talento possano andare via. La società è stata brava a portarlo nelle giovanili e abile nel valorizzarlo, ha assistito all’esplosione di questo ragazzo e ha colto una di quelle occasioni da prendere al volo. Sansone? A me è sempre piaciuto molto, è un giocatore importante per il gioco di Delio Rossi. Il Sansone visto contro la Roma è quello che, giocando con più continuità e fiducia, può dare molto di più. Un valore come il suo ci sta bene nella Sampdoria del prossimo anno quindi sarebbe da tenere, ma non dipende solo dai blucerchiati. Emeghara o Paulinho? Propendo per il secondo. Emeghara non mi piace stilisticamente ma ha fatto molto bene ed è stato decisivo in alcune partite. Anche se qualcuno potrebbe pensarla diversamente, io prenderei Paulinho. Viene da categorie inferiori ma è maturato tanto da quando è tornato a Livorno e ha dimostrato tutto il suo valore. Se la Sampdoria riuscisse a prenderlo farebbe un grosso acquisto, ma resta da vedere se, tra la folta concorrenza e le richieste di Spinelli, sarà fattibile. E' un attaccante completo che fa girare la squadra, bravo a recuperare palloni e a proteggere la palla, abile di testa e nel tiro. Ha dimostrato le sue qualità principali nei play-off, avendo sulle spalle l'attacco di una squadra che si giocava tutto. E' pronto anche mentalmente affrontare la Serie A».

STAGIONE 2013/2014 - «Iniziando la stagione con questo allenatore che ha già fatto prove tecniche importanti, si parte da una base molto stabile e ci sono tutti i presupposti per fare bene. Magari con un paio degli innesti citati e con altri giocatori che stanno seguendo, credo possa essere una buona stagione. Sognare traguardi importanti non fa mai male a nessuno, ma sicuramente si partirà per assicurarsi la salvezza il prima possibile e poi si cercherà di fare qualcosa in più; la piazza lo meriterebbe. I presupposti ci sono tutti e c’è un mister che rappresenta un valore aggiunto non da poco con l’esperienza che possiede».

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