9 maggio 2013

L'agente di Catalano sull'esordio in A: "Emozione impagabile, grazie Pescara. A piccoli passi può arrivare lontano"

In un Pescara matematicamente condannato alla retrocessione c'è spazio per i giovani. Ieri all'Adriatico contro il Milan, nell'ultimo scorcio di partita, il tecnico Christian Bucchi ha regalato a Giovambattista Catalano l'emozione del debutto nella massima serie, gettandolo nella mischia a circa cinque minuti dal termine della gara. Una bella soddisfazione per il trequartista classe '94, prelevato dalla società abruzzese a gennaio in prestito dalla Vigor Lamezia. Per commentare l'esordio di Catalano e parlare del suo futuro, ho raggiunto in esclusiva il suo procuratore Giacomo Luisi, avvocato e agente FIFA oltre che titolare dello studio LSL - Luisi Sports Law & Management .

Dopo essere stato in panchina contro il Genoa, è arrivato il debutto ufficiale.
«Di sicuro io ed il ragazzo eravamo già molto contenti quando abbiamo appreso la notizia della convocazione con la prima squadra per la gara contro il Genoa. Figuratevi ieri sera quando a seguito della seconda convocazione consecutiva nel giro di una settimana, è arrivato anche l'esordio nella massima serie. Grande soddisfazione personale e professionale per lui e per tutto il suo entourage. La carriera di un calciatore è come un mosaico da comporre... Si inizia con una tessera alla volta cercando di completarlo al meglio con la massima cura ed attenzione adottando sempre la giusta strategia ed il buon senso. Innanzitutto spero, per il mio assistito, che il debutto di ieri sera possa essere il primo grande passo verso un futuro roseo ed importante».

Quali sono state le emozioni del ragazzo nell'esordire in A e di farlo contro una big come il Milan?
«E' comprensibile che Giovambattista abbia provato un'emozione fortissima e mi ha manifestato tutto il suo entusiasmo e la sua gioia. Esordire in Serie A contro il Milan ed i suoi campioni è una sensazione unica ed imparagonabile che per un giovane calciatore non ha prezzo. Il significato importante di questo esordio è amplificato anche da una considerazione: il ragazzo è uno di quelli che hanno fatto la così detta gavetta, con tanta dedizione e sacrificio. Negli ultimi due anni ha accumulato ben 28 presenze con la Vigor Lamezia, che milita nel campionato di Seconda Divisione della Lega Pro, e solamente dallo scorso gennaio è entrato a far parte della formazione Primavera del Pescara».

Questo può rappresentare l'inizio di una carriera a livelli importanti?
«Mi auguro vivamente che possa essere l'inizio di una carriera tra la massima serie e quella cadetta, ma è chiaro che tutto dipende da quello che il futuro riserverà di buono per lui e dalla sua capacità di vivere questo momento come l'inizio di una possibile e futura carriera importante. Ieri sera è arrivato un segnale forte ma, a maggior ragione adesso, il ragazzo deve cavalcare questa bellissima onda dimostrando nel tempo continuità, concentrazione, disciplina, sacrificio e duro lavoro affinché possa raggiungere gli obiettivi più importanti. E sono certo che ciò avverrà perché Giovambattista Catalano mi ha sempre dimostrato queste qualità sin dai tempi in cui giocava in Lega Pro».

Dopo Partipilo in B, Catalano è il primo assistito della vostra agenzia che esordisce in A. Una grande soddisfazione anche per voi?
«E' vero se parliamo di calciatori italiani, poiché all'estero il mio studio assiste alcuni calciatori stranieri che hanno già esordito nella massima serie nella stagione attuale. In ogni caso la soddisfazione è davvero grande soprattutto perché il debutto di ieri rappresenta il giusto coronamento anche per me e per il mio collega di studio, Giacomo Di Bartolomeo, poiché insieme abbiamo visto Giovambattista crescere tecnicamente e fisicamente a piccoli passi dalla Lega Pro fino ad arrivare all'esordio in Serie A contro il Milan».

Al momento quali sono le ipotesi per il suo futuro? Parlerete con il Pescara a breve?
«E' ancora presto per comprendere gli sviluppi futuri, anche perché ci sono ancora 2 mesi interi prima dell'inizio del mercato estivo. Innanzitutto, in questo momento spero e mi auguro che si possa aggiungere all'esordio di ieri sera qualche altra presenza nella massima serie da qui alla fine della stagione. Dopo la conclusione del campionato, ci sarà sicuramente la possibilità e la tranquillità di discutere del futuro del mio assistito, consultando tutte le parti coinvolte nel decidere sul suo futuro. Quello che posso dire, anche a nome di Giovambattista, è che a Pescara ci siamo trovati bene non soltanto per la città e la gente, ma specialmente per la fiducia e la professionalità che la società ci ha palesato in questi mesi».

Nessun commento: