24 maggio 2013

Ag. FIFA Bevacqua: "Vi dico tutto su Pongracic. Piace a tante italiane, il futuro dopo il Mondiale Under 20"

Ho raggiunto in esclusiva Cataldo Bevacqua. L'agente FIFA ha ricevuto il mandato dai croati dell'NK Osijek per cedere in Italia Mihael Pongracic. Questo interessante centrocampista di fascia classe '93, tenuto sotto osservazione da alcuni club di Serie A, potrebbe quindi arrivare in Italia nel corso della sessione estiva di calciomercato.

Signor Bevacqua, chi è Mihael Pongracic?
«Si tratta di un esterno di centrocampo in forza alla nazionale croata Under 20. E' un laterale mancino ideale per il centrocampo di una squadra che gioca con il 4-3-3. Bravo a mantenere la posizione e dotato di un tiro molto potente, è nel saltare l'uomo e nella corsa».

Il suo nome, prima o dopo, è stato accostato a Catania, Genoa, Parma, Siena e Udinese...
«Diverse società italiane lo hanno visionato ma, a fronte della richiesta economica da parte del club di appartenenza, vogliono monitorare il suo rendimento nel breve periodo. Nel caso dello scouting, le società possono vedere quello che ha fatto mentre quello che potrà fare, come sappiamo tutti, è aleatorio. Il problema sta in ciò che potrà fare. Molti danno giudizi affrettati sull'evoluzione dei calciatori; io sono contrario a dare giudizi sul futuro per quanto riguarda le qualità tecniche. Si può dire quello che ha fatto e quello che sta facendo, però il futuro può evolversi in modo positivo o negativo trattandosi di un Under 20. Dare giudizi affrettati è controproducente e quindi sarebbe utile testarlo, magari prelevandolo in prestito con diritto di riscatto».

Quanto dovranno sborsare le società italiane per assicurarsi le sue prestazioni?
«Si parla del premio FIFA, cioè il premio che la società acquirente deve versare per la formazione, ed è abbastanza alto. Questo lo impone la FIFA in relazione ad un giovane che cambia federazione: bisogna sborsare questa cifra che viene calcolata in base alla società di arrivo. Si considera che la formazione inizia a 12 anni, i primi tre anni sono calcolati con un premio più basso ma bisogna sempre vedere in società di quale fascia andrà a giocare. In Italia la maggior parte delle squadre di Serie A sono nella prima fascia di questa graduatoria».

Crede che tale cifra corrisponda all'effettivo valore di Pongracic?
«Assolutamente sì. Se parliamo di bilanci di grosse società, la cifra può essere considerata irrisoria e può rappresentare un investimento per il futuro. Penso che, se il giocatore verrà monitorato ancora, alla fine qualsiasi società sarà disposta a spendere questa cifra».

Quando si potranno avere notizie certe sul suo futuro?
«Attualmente aspettano tutti il Mondiale Under 20 (in programma dal 21 giugno al 13 luglio, ndr) per valutare l'evoluzione della situazione, ma non so nemmeno se verrà convocato. Ho parlato con il ragazzo che ha dei problemi fisici e per ora non è stato inserito ufficialmente nella lista dei convocati. In ogni caso, prima di acquistarlo le società vogliono prestare attenzione alla sua stabilità tecnica e fisica. Dopo il Mondiale si vedrà il suo futuro. Personalmente non ho ricevuto alcuna richiesta, però so che è stato monitorato e probabilmente sarà monitorato anche nell'ultima partita di campionato».

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