21 maggio 2013

Lanciano, Vastola: "Stagione perfetta, bravi tutti. Sul mio futuro, Gautieri e i play-off..."

Quest'anno in Serie B si disputeranno i play-off, ma non i play-out. Merito del Lanciano, che è riuscito a distanziarsi, rispettivamente di sei e di sette punti, da Vicenza ed Ascoli. Di certo la stagione non era partita nel migliore dei modi per la squadra di mister Gautieri, ma alla fine è venuta fuori la voglia e la concretezza di un gruppo che si è conquistato sul campo l'ambita salvezza. Uno dei trascinatori della compagine frentana è stato Gaetano Vastola, al suo quarto anno con la maglia rossonera. L'esperto centrocampista, con cinque reti e due assist totalizzati in trenta presenze, si è dimostrato molto utile alla causa degli abruzzesi e adesso aspetta di sapere cosa gli riserverà il futuro, dato che il suo contratto è attualmente in scadenza. Lo ho intervistato in esclusiva.

Partiamo parlando di questo traguardo salvezza raggiunto all'ultima giornata. E' stato centrato l'obiettivo stagionale?
«Si è conclusa una stagione positiva. Forse si poteva ottenere prima la salvezza, però in fin dei conti era normale lottare fino alla fine con una squadra giovane e alle prime armi. In ogni caso abbiamo fatto il nostro campionato, perfetto».

Il Lanciano non aveva mai militato prima di quest'anno in B, quindi voi entrate di diritto nella storia di questa società.
«Sapevamo che non sarebbe stato facile questo anno di Serie B. All'inizio della stagione la squadra ha accusato il colpo del passaggio dalla Lega Pro alla cadetteria, poi da gennaio in poi siamo riusciti ad interpretare al meglio questo campionato. E' stata una salvezza perfetta e ce la meritavamo tutti quanti. Abbiamo disputato un grandissimo campionato e giocato contro tutte le squadre senza paura».

Il fatto di avere tanti giovani in rosa poteva essere uno svantaggio, ma tutti hanno risposto presente sul campo...
«Leali in prestito dalla Juventus, Minotti e Almici in prestito dall'Atalanta, Falcinelli in prestito dal Sassuolo e tutti gli altri sono giovani che il Lanciano ha prelevato in prestito e che probabilmente non avrà più in rosa a partire dalla prossima estate. Anche loro hanno fatto un grandissimo campionato e i giocatori più esperti come me gli hanno dato una grossissima mano mettendoli in condizione di poter far bene. Noi 'vecchi' siamo contenti di essere riusciti a dare qualcosa di importante a questi ragazzi».

Della tua stagione a livello personale sei soddisfatto?
«Personalmente reputo questa annata molto positiva. A parte i cinque gol che ho messo a segno, quando centri l'obiettivo stagione la contentezza è doppia. Sono riuscito a salvarmi e a segnare, questo per me è importante perché non è da tutti, a 35 anni, fare campionati del genere. I tifosi sono contenti e noi siamo contenti, ci siamo tolti una bella soddisfazione».

I cinque gol che hai segnato sono stati tutti pesanti, ma quale ricorderai negli anni?
«E' vero, mi sono ritrovato a fare gol che ci hanno portato punti preziosi. Tra queste cinque reti, ricorderò quella segnata contro il Sassuolo nell'ultima partita in casa. Sono contentissimo di aver fatto gol ad una squadra che è andata in Serie A, che ha vinto meritatamente il campionato e che ha dimostrato di essere la più forte».

Il tuo contratto scadrà il prossimo 30 giugno. Qual è la situazione sul tuo futuro?
«Ultimamente mi è arrivata qualche proposta, ma nulla di concreto. Io aspetto un segnale da parte della dirigenza. Ci siamo già incontrati, ma adesso tocca metterci a tavolino per discutere. Aspetterò la società perché la priorità va al Lanciano e la mia volontà è quella di restare. A parte queste ultime due stagioni favolose, dopo quattro anni qui io sto davvero bene e voglio rimanere. Starà alla società fare le valutazioni del caso e decidere se Vastola potrà continuare oppure no. Io credo di aver dato tanto al Lanciano e spero di meritarmi la riconferma».

Il nome del vostro allenatore, Gautieri, è stato accostato a club di Serie A. Secondo te, sarebbe pronto a compiere questo salto?
«Non spetta di certo a me dirlo, ma è da due anni che sta facendo qualcosa di importante. E' una grande persona oltre che un grande tecnico e noi giocatori non possiamo che parlare bene di lui. E' una persona speciale, nello spogliatoio non è solo un allenatore anche un padre e un amico. Sicuramente farà strada ed è giusto così perché se lo merita. Ho sentito anche io queste voci, però credo sia normale che la società faccia di tutto per trattenerlo. A volte, però, bisogna capire che quando un allenatore che ha fatto tantissimo riceve una chiamata da club della massima serie, sia giusto lasciarlo andare e darà questa chance al mister».

Avete ottenuto la salvezza a discapito di una tua ex squadra, l'Ascoli.
«Sinceramente mi è dispiaciuto, soprattutto per i risultati in cui sono incappati i bianconeri nelle ultime giornate. Ascoli è una piazza che mastica calcio da sempre e dispiace che sia retrocessa in una categoria che non gli compete come la Lega Pro. Una piazza come quella ascolana merita la Serie A e B, campionati in cui ha da sempre militato».

Il percorso inverso, dalla Lega Pro alla B, lo farà invece l'Avellino, dove hai trascorso tre stagioni importanti.
«Sono contento che dopo tanti anni di Lega Pro e di fallimenti l'Avellino sia riuscito a risalire in B. E' una promozione meritata e giusta. I giocatori se la sono conquistata dimostrando tutto il loro valore e riuscendo a vincere un campionato tosto contro formazioni quali Latina, Nocerina e Perugia. Ha disputato un grande campionato e merita la promozione. Una piazza importante come quella di Avellino con più di diecimila spettatori presenti allo stadio ogni fine settimana, non può che far bene alla Serie B».

Mercoledì iniziano i play-off, come fotograferesti la situazione delle quattro contendenti?
«Tutto dipenderà dallo stato fisico e mentale. In questo momento, credo che mentalmente stiano bene il Brescia, reduce dall'inaspettata vittoria contro il Varese, e il Novara, che anche sabato contro di noi ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per fare bene nei play-off. L'Empoli ha avuto un rendimento costante ed è restata sempre in alto classificandosi quarta all'ultima giornata. Alla fine dispiace per il Livorno che è rimasta per tutta la stagione tra le prime tre. La sconfitta di sabato scorso contro il Sassuolo potrebbe essere una mazzata dal punto di vista mentale ma, conoscendo la piazza e i giocatori, credo che quella partita possa essere cancellata per dimostrare di meritare la promozione in Serie A».

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