28 giugno 2012

Monachello in Ucraina: "L'Inter non ha creduto in me, farò come Borini"

Sono passati più di dieci anni fa da quando un certo Shevchenko lasciò l'Ucraina, la sua patria, per approdare a Milano. Oggi invece c'è chi lascia Milano per andare a giocare in Ucraina Si tratta di Gaetano Monachello, ormai ex attaccante dell'Inter Primavera. La punta classe '94 si trasferirà infatti al club ucraino del Sportyvnyj Klub Tavriya Simferopol', che verserà nelle casse nerazzurra circa 600mila euro come indennizzo. Monachello, che partirà domani alla volta dell'Est Europa, ha rilasciato un'intervista in esclusiva ai miei microfoni.

Come e quando è nata questa possibilità?
E' nata dopo che i dirigenti del SK Tavrija Simferopol' mi hanno visto e seguito a lungo, mentre io ero all'oscuro di tutto e non ne sapevo nulla. Poi ad inizio giugno mi hanno contattato. Il presidente del club ucraino possiede diverse società in Europa, anche in Inghilterra e in Francia, e nel Mondo; il suo scopo è quello di portarmi in altre squadre dopo questa esperienza che mi appresto ad intraprendere, invece di fare un altro anno nella Primavera. Lui ha creduto in me e io ho scelto questa strada”.

Ti erano arrivate anche altre offerte?
Sì, proprio l'altro ieri mi è arrivata la chiamata del Parma che mi volevano per una stagione fra Primavera e prima squadra. I miei agenti mi hanno riferito che tantissime società di Serie A e B erano sulle mie tracce, però non so i nomi. Ho letto anche che su di me c'erano anche alcuni club inglesi, ma dall'Inghilterra nessuno mi ha mai contattato”.

Perché proprio l'Ucraina?
E' il paese del presidente del SK Tavrija Simferopol'. In Ucraina avrò l'occasione di sparire dalla vista di tutti e farmi fare le ossa in un campionato duro, ma adatto al mio modo di gioco. In questo modo potrò diventare un giocatore importante”.

Perché hai deciso di lasciare una squadra importante come l'Inter?
Lascio l'Inter perché in Ucraina hanno un progetto migliore di quello nerazzurro. L'Inter non ha mai avuto un progetto su di me, tant'è che non mi ha fatto firmare nessun contratto una volta che ho compiuto diciotto anni. Io voglio cambiare aria e voglio rischiare lì, senza fare sacrifici come in questi ultimi anni. Voglio rischiare con la mia pelle. Speriamo che vada tutto bene, alla fine ho sempre lottato e fatto sacrifici, ma non ho paura; d'altronde in Sicilia ero abituato a giocare su campi di sabbia”.

E perché invece lasci l'Italia?
Non è facile lasciare l'Italia perché è il mio paese, dove sono nato e cresciuto. E' stata già durissima lasciare la Sicilia a dodici anni per trasferirmi a Milano. Mi mancheranno i miei genitori, mia sorella, la mia ragazze e, ovviamente, anche il nostro cibo. Ma alla fine è giusto che sia così”.

Cosa ti aspetti da questa avventura?
Avrò occasione di confrontarmi con gente più esperta e grande di me, in un calcio duro e fisico. Spero di riuscire a ripagare i tifosi; molti mi hanno già scritto dandomi il benvenuto e dicendomi che mi aspettano con ansia a Simferopoli. Speriamo di ripagarli come meritano. Insieme a loro voglio diventare giocatore importante”.

Il tuo obiettivo è quello di tornare in Italia magari fra qualche anno?
Non per forza, io sposerò un progetto se ci sarà. Ho l'obiettivo di tornare in Italia prima o poi, ma non è una mia priorità. Se poi tornerò in Italia lo farò come Borini, tornerò con un altro nome e non come un giovane uscito dal settore giovanile”.

Luca Iannone per CalcioNews24.com

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