E' stato sicuramente un anno da dimenticare per i tifosi della
Triestina, retrocessa in Prima Divisione di Lega Pro dodici mesi fa e
precipitata in Seconda Divisione dopo i play-out persi con il Latina.
Tra i protagonisti di questa stagione c'è stato l'ex giocatore
alabardato Massimo Pavanel, prima da allenatore e poi da collaboratore tecnico. Lo ho raggiunto in esclusiva.
Mister, un suo bilancio di questa stagione.
“E' stata stagione veramente strana. L'anno scorso ero alla guida
della Primavera e abbiamo fatto bene, a fine stagione il presidente
Fantinel mi ha dato possibilità di iniziare alla guida della prima
squadra visto che era indeciso sul futuro e preferiva portare avanti un
discorso di squadra incentrata sui giovani. Per me è stato un grande
onore oltre che una grande sorpresa, l'unico handicap era rappresentato
dal fatto che io non avevo il patentino per allenare in Lega Pro,
ottenuto a stagione in corso. Poi la società è stata ceduta al gruppo
Aletti, come nuovo allenatore è stato scelto Discepoli e io sono passato
a essere suo collaboratore. Dopo l'esonero di Mister Discepoli è
arrivato Galderisi e ho deciso di restare a collaborare sino a fine
stagione. Ho avuto la fortuna di poter apprendere molto da due
allenatori di grande esperienza, quindi per me e la mia crescita è stata
sostanzialmente un'annata importante, positiva; è rimasta però una
grande ferita per la retrocessione in Seconda Divisione, essendo stato
già anni fa a Trieste da giocatore”.
Ha già avuto dei contatti con qualche società?
“Ci sono alcune in essere, siamo in una fase di colloqui; per
scaramanzia è meglio non parlarne troppo. Adesso ho la possibilità di
potermi giocare qualche chance: dopo 8-9 anni fra dilettanti e
giovanili, posso vantare un buon bagaglio di esperienza”.
Trapani-Lanciano, quale squadra vedremo in Serie B?
“Si tratta di due ottime squadre. Il Trapani mi ha sorpreso
tantissimo per il suo ritmo e il suo gioco messo in atto con diversi
calciatori provenienti da categorie inferiori; in certi momenti della
stagione sono stati devastanti. Il Lanciano per organizzazione di gioco è
una di quelle che mi ha sorpreso di più. Ad inizio stagione erano
considerate delle outsider, però sono arrivate alla finale play-off con
entusiasmo grazie due allenatori giovani che vogliono proporre qualcosa
di nuovo; sono due squadre con grande voglia di fare bene in campo.
Questo deve essere il leitmotiv della Lega Pro: squadre giovani, guidate
da allenatori che sappiano dare motivazioni e gioco. Comunque dopo la
gara di andata, fra Trapani e Lanciano sarà una sfida apertissima, ma
credo che per l'andamento del campionato i siciliani meritino la
promozione in B”.
In questi giorni era presente alle finali del campionato Primavera: chi l'ha impressionata?
“Sicuramente la Roma, ma non è una novità. In quest'ultima fase
della stagione, ci sono giocatori e squadre di grande livello. Per il
gioco espresso la Roma è quella che mi è piaciuta di più, ma quelle in
gara sono tutte formazioni di grande spessore con giovani molto bravi.
La Roma ha idee fresche e nuove, l'Inter grandi individualità, il Milan
ottima organizzazione, la Lazio ha in Emmanuel un attaccante molto
forte. Penso che sia una competizione bella da vedere e una vetrina
importante, è giusto dare lo spazio che meritano ai giovani nostri del
nostro calcio”.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
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