28 giugno 2012

Ungari: "A Modena manca un progetto. Su Mauri, Milanetto e Sculli..."

Ho intervistato in esclusiva Luca Ungari. L'ex difensore, che nella sua carriera ha collezionato circa 200 presenze con la casacca del Modena, si è soffermato a parlare della squadra canarina e della sua situazione, ma anche di alcuni suoi ex compagni.

Una valutazione all'ultima stagione del Modena?
Bisogna dare due voti distinti, uno per il girone d'andata e uno per il girone di ritorno. Nella prima parte della stagione - molto negativa - ci sono stati un po' di problemi a causa di una situazione complicata all'interno della società; una situazione travagliata che si è tradotta in problemi sul campo. Per la seconda parte del campionato, invece, bisogna fare un plauso ai ragazzi, all'allenatore ed al club. Realizzare tutti quei punti e avere una media da promozione non è mai facile. Comunque, alla fine, è stata un'annata soddisfacente visto com'era andata fino a metà campionato”.

Cosa manca a questa squadre per ambire a qualcosa di più?
In questo momento sono due le cose fondamentali che mancano: programmazione e stabilità societaria. Dal 2006 in avanti è mancata una vera programmazione. Si sono vissute varie annate cercando di fare il possibile senza riuscire a guardare oltre; ovviamente è importante avere un occhio al bilancio anche se è sempre in passivo, ma questo è un comune denominatore per le società italiane. Adesso sta andando in porto una cessione che è la base primaria per avere stabilità societaria. La squadra è un grandissimo punto di domanda, ma sicuramente sarà fondamentale puntare su giovani bravi che rappresentano una parte importantissima del nostro calcio. Modena è una piazza ambita e, con un progetto ed una programma societaria, può ambire alle prime posizioni del campionato di Serie B”.

Bisoli o Mangia per la panchina?
Si tratta di due ottimi allenatori, chi li ha avuti me ne ha parlato davvero molto bene. Mangia è un allenatore molto tecnico e preparato, Bisoli invece ha un approccio caratteriale importante e ed è aiutato da un passato come giocatore. Sono due tecnici giovani ma molto preparati, hanno già dimostrato le proprie capacità in categorie importanti come la massima serie. Potrebbero far bene tutti e due”.

I tuoi ex compagni Mauri, Milanetto, Sculli sono nell'occhio del ciclone: te lo saresti aspettato?
Avevamo degli stili di vita diversi, soprattutto rispetto a Mauri e Sculli che erano più giovani; con Milanetto, invece, ho giocato insieme a Como. Comunque sono rimasto molto stupito, non mi sarei mai aspettato di vederli coinvolti in certe situazioni. Il calcioscommesse è una dimensione che io non riesco a comprendere, una pagina molto amareggiante e deludente per tutti. Avendo giocato con loro mi auguro che la loro immagine possa uscire ridimensionata, ma se una persona ha sbagliato è giusto che si assuma tutte le proprie responsabilità. Mi auguro che ci sia stata una grande cassa di risonanza visti i campionati e squadre coinvolti, ma che andando ad approfondire loro ne escano ridimensionati”.

Un altro tuo compagno ai tempi del Modena è stato Biabiany...
Lui è molto cresciuto da quando giocavamo insieme in gialloblu, anche se pensavo potesse rientrare definitivamente all'Inter dopo un anno al Parma. Quando era con noi a Modena c'era bisogno di gente fresca come lui, che era quello che non riuscivamo mai a prendere in allenamento. Non riuscivo a capire come mai non era stato impiegato costantemente per una parte di stagione, poi però quando ha iniziato ha subito fatto bene. E' un bravissimo ragazzo che si applica molto e ha grandi qualità; mi aspetto sicuramente che possa fare un ulteriore salto. E' ancora giovane e ha ottimi margini di miglioramento, se fossi un club di A lo prenderei perché è un giocatore affidabile, dal rendimento costante. Se sta bene fisicamente può fare comodo a qualsiasi squadra di metà classifica, come appunto il Parma”.

Luca Iannone per CalcioNews24.com

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