Ho intervistato in esclusiva Luca Ungari. L'ex difensore, che nella sua carriera ha collezionato circa 200 presenze con la casacca del Modena, si è soffermato a parlare della squadra canarina e della sua situazione, ma anche di alcuni suoi ex compagni.
Una valutazione all'ultima stagione del Modena?
“Bisogna dare due voti distinti, uno per il girone d'andata e uno
per il girone di ritorno. Nella prima parte della stagione - molto
negativa - ci sono stati un po' di problemi a causa di una situazione
complicata all'interno della società; una situazione travagliata che si è
tradotta in problemi sul campo. Per la seconda parte del campionato,
invece, bisogna fare un plauso ai ragazzi, all'allenatore ed al club.
Realizzare tutti quei punti e avere una media da promozione non è mai
facile. Comunque, alla fine, è stata un'annata soddisfacente visto
com'era andata fino a metà campionato”.
Cosa manca a questa squadre per ambire a qualcosa di più?
“In questo momento sono due le cose fondamentali che mancano:
programmazione e stabilità societaria. Dal 2006 in avanti è mancata una
vera programmazione. Si sono vissute varie annate cercando di fare il
possibile senza riuscire a guardare oltre; ovviamente è importante avere
un occhio al bilancio anche se è sempre in passivo, ma questo è un
comune denominatore per le società italiane. Adesso sta andando in porto
una cessione che è la base primaria per avere stabilità societaria. La
squadra è un grandissimo punto di domanda, ma sicuramente sarà
fondamentale puntare su giovani bravi che rappresentano una parte
importantissima del nostro calcio. Modena è una piazza ambita e, con un
progetto ed una programma societaria, può ambire alle prime posizioni
del campionato di Serie B”.
Bisoli o Mangia per la panchina?
“Si tratta di due ottimi allenatori, chi li ha avuti me ne ha
parlato davvero molto bene. Mangia è un allenatore molto tecnico e
preparato, Bisoli invece ha un approccio caratteriale importante e ed è
aiutato da un passato come giocatore. Sono due tecnici giovani ma molto
preparati, hanno già dimostrato le proprie capacità in categorie
importanti come la massima serie. Potrebbero far bene tutti e due”.
I tuoi ex compagni Mauri, Milanetto, Sculli sono nell'occhio del ciclone: te lo saresti aspettato?
“Avevamo degli stili di vita diversi, soprattutto rispetto a
Mauri e Sculli che erano più giovani; con Milanetto, invece, ho giocato
insieme a Como. Comunque sono rimasto molto stupito, non mi sarei mai
aspettato di vederli coinvolti in certe situazioni. Il calcioscommesse è
una dimensione che io non riesco a comprendere, una pagina molto
amareggiante e deludente per tutti. Avendo giocato con loro mi auguro
che la loro immagine possa uscire ridimensionata, ma se una persona ha
sbagliato è giusto che si assuma tutte le proprie responsabilità. Mi
auguro che ci sia stata una grande cassa di risonanza visti i campionati
e squadre coinvolti, ma che andando ad approfondire loro ne escano
ridimensionati”.
Un altro tuo compagno ai tempi del Modena è stato Biabiany...
“Lui è molto cresciuto da quando giocavamo insieme in gialloblu,
anche se pensavo potesse rientrare definitivamente all'Inter dopo un
anno al Parma. Quando era con noi a Modena c'era bisogno di gente fresca
come lui, che era quello che non riuscivamo mai a prendere in
allenamento. Non riuscivo a capire come mai non era stato impiegato
costantemente per una parte di stagione, poi però quando ha iniziato ha
subito fatto bene. E' un bravissimo ragazzo che si applica molto e ha
grandi qualità; mi aspetto sicuramente che possa fare un ulteriore
salto. E' ancora giovane e ha ottimi margini di miglioramento, se fossi
un club di A lo prenderei perché è un giocatore affidabile, dal
rendimento costante. Se sta bene fisicamente può fare comodo a qualsiasi
squadra di metà classifica, come appunto il Parma”.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Nessun commento:
Posta un commento