Oltre a rappresentare il futuro del calcio italiano, cosa hanno in comune Fabio Borini, Luca Caldirola e il gioiellino dell'Atalanta Antonio Palma? Tutti e tre si avvalgono delle capacità di Roberto Civitarese, uno dei mental coach più in vista del panorama sportivo italiano. Lo ho raggiunto in esclusiva per parlare di questi tre calciatori di sicuro avvenire.
Partiamo da Borini: come procede il suo recupero dall'infortunio?
“Ha una frattura al piede destro che
lo costringerà a stare fuori per tre mesi. Quando capitano questi
avvenimenti esterni che non dipendono dalla volontà del giocatore,
bisogna accettare la situazione per quella che è, vivere serenamente
questo momento con l'unico pensiero di recuperare il prima possibile e
seguire un giusto percorso di riabilitazione. Del resto chi gioca a
calcio sa che gli infortuni fanno parte di questo mondo. Quando
arrivano, però, bisogna essere sereni e approfittarne per riprogrammare
gli obiettivi, allenare la mente oltre che il fisico”.
Nessun pentimento per aver lasciato la Roma e l'Italia?
“No, assolutamente. Come ben
sappiamo, queste decisioni vengono prese, oltre che dal calciatore,
anche dal club di appartenenza. Quest'estate è arrivata una richiesta
importante e la Roma ha scelto di monetizzare, ma la destinazione era
gradita a Fabio. Sono stati in tre a fare l'affare: il giocatore che è
tornato a giocare in un campionato come la Premier dove si è espresso al
meglio ed è cresciuto, la Roma e il Liverpool. Fabio aveva dichiarato
che pensava di restare nella capitale perché i giallorossi lo avevano
riscattato. Ma è chiaro che, quando c'è di mezzo una squadra importante
come il Liverpool, il tavolo salta e si rimette tutto in discussione”.
Passiamo a Caldirola, titolare del Cesena e dell'Under 21.
“Caldirola è un giocatore molto
forte, un ragazzo serio e attento a tutte le cose. Ha degli obiettivi
chiari. Proviene da una scuola importante come quella dell'Inter, in
questa stagione è a Cesena per accumulare l'esperienza necessaria a
ricoprire un ruolo così delicato a grandi livelli. Oltre a essere
titolare dell'Under 21, è diventato anche capitano della squadra
allenata da Mangia. A Cesena le cose non andavano benissimo dal punto di
vista del collettivo e quindi la società è corsa ai ripari, esonerando
un allenatore inesperto e facendo tornare in panchina Bisoli, che in
Romagna ha raggiunto grandi traguardi. Per via dell'impegno con la
Nazionale non ha giocato l'ultima partita, però credo che le sue
prestazioni siano positive e importanti. In un'occasione è ha reso al di
sotto delle aspettative ma, quando devi trovare le misure con i nuovi
compagni, ci può stare. La compagine bianconera comunque è in crescita,
il Cesena è molto soddisfatto di Caldirola e Luca è molto soddisfatto di
questo suo avvio di stagione con la maglia del Cesena. E poi non può
che essere emozionante giocare in uno stadio dove il pubblico sostiene
sempre la propria squadra”.
Il classe '94 Palma si sta facendo largo nell'Atalanta, cosa ci puoi dire di lui?
“Antonio è un ragazzo molto
intelligente, molto sveglio. Nel lavoro che facciamo insieme dimostra di
essere ragazzo molto volenteroso e vuole lavorare sui particolari. Ha
avuto l'opportunità di essere chiamato da Colantuono in prima squadra e,
dato che è quello a cui tutti ambiscono, si è fatto ovviamente trovare
pronto. Sapeva che era la sua occasione e aveva tutto quello che gli
serviva per poterla cogliere appieno: l'approccio con la gara è stato
molto positivo, ha avuto la giusta determinazione e la giusta
personalità. Sono venute subito fuori le caratteristiche di questo
ragazzo. Qualcuno lo ha definito il vice Cigarini e io credo sia pronto,
con i dovuti tempi, a poter disputare qualche partita con la prima
squadra. Con l'Atalanta che arriva da alcuni risultati negativi, è
chiaro però che la situazione si complica. Lui comunque è sereno,
continua il suo percorso per crescere e migliorare sempre di più”.
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