E' uno dei migliori talenti della nuova generazione del calcio maltese. Il suo nome è Zach Muscat,
difensore classe '93, colonna portante della nazionale Under 21 del
proprio paese. In patria viene descritto come un prospetto in grado di
approdare a breve in uno dei migliori campionati del calcio che conta.
Muscat, impiegato indifferentemente come centrale difensivo e come
terzino destro, ha fisico, corsa, senso tattico e soprattutto grande
duttilità. Nonostante la sua giovane età, è già da diversi mesi nel giro
della nazionale maggiore guidata da Pietro Ghedin. Nel suo club, il
blasonato Birkirkara, che in estate lo ha prelevato dal Pieta Hotspurs, è
uno dei punti di forza della squadra. In occasione delle ultime uscite
della nazionale maltese U21, tra cui l'amichevole di qualche giorno fa
con l'Italia U21 di Serie B, diversi osservatori hanno appuntato il nome
del diciannovenne sui propri taccuini; tra questi ci sarebbero anche
alcuni 007 di società italiane. Ma chi è questo Muscat? Lo ho chiesto al diretto interessato, intervistato in esclusiva.
Si vocifera che alcuni club italiani abbiano messo gli occhi su di te: come reagisci a tali rumors?
“Gioco a calcio da circa diciassette
anni e non c'è dubbio che il sogno di ogni giocatore è quello d
migliorare e di far esprimere se stesso nel miglior modo possibile sul
terreno di gioco. A mio avviso, per migliorare ed inseguire il mio
sogno, io ho bisogno di giocare lontano da Malta. L'interesse di società
italiane nei miei confronti è un riconoscimento al mio duro lavoro e
alla determinazione di fare strada nella mia carriera”.
Ti piace il nostro campionato? Lo segui?
“Poiché non sono soltanto un
appassionato di calcio ma anche un giocatore, io seguo diversi stili di
giocare a calcio, soprattutto quello spagnolo, tedesco, olandese,
inglese, sudamericano e anche italiano. Credo che ogni stile abbia i
suoi punti di forza. I calciatori italiani possiedono una grande abilità
mentale e una disciplina tattica superiore rispetto ai calciatori di
altri paesi”.
Quindi ti piacerebbe venire a giocare in Italia?
“Penso che mi fonderei abbastanza
bene con la mentalità e lo stile di gioco del campionato italiano. Come
ho detto prima, il mio sogno è quello di migliorare costantemente e di
giocare fuori dal mio paese, dovunque sia. Poterlo fare in Italia mi
darebbe grandi vantaggi e tanta motivazione per fare bene”.
Per chi ancora non ti conosce, che giocatore è Zach Muscat?
“Mi definirei un leader molto
determinato, un difensore tosto ma con qualità che può anche andare a
segno quando arriva l'occasione giusta. Infatti nella stagione 2010/11
ho segnato 27 gol in 31 partite”.
Qual è la tua squadra preferita?
“L'Inter, ma c'è un motivo in particolare...”.
Prego.
“La ragione per cui mi piace l'Inter è
che quando cominciai ad interessarmi al calcio, Ronaldo era al culmine
della sua carriera. Lui è stato ed è tutt'ora una fonte di ispirazione
per me perché era un grandissimo giocatore, dentro e fuori dal campo.
Nonostante tutti i problemi che aveva, soprattutto con i vari infortuni
al ginocchio, lui ha sempre spinto per migliorare e per continuare a
fare quello che amava. Questo per me è ciò completo che rende un
giocatore”.
Mercoledì scorso con la tua Under
21 avete giocato e perso contro l'Italia U21 B. Chi degli avversari ti
ha impressionato maggiormente?
“Quasi sempre la Nazionale Under 21
di Malta affronta ogni partita partendo da perdente, come è accaduto
mercoledì. L'Italia ha giocato molto bene, manovrando con intelligenza a
centrocampo; ha potuto contare su una difesa molto solida e su degli
attaccanti che correvano molto. Per me Manuel Giandonato si è fatto
sentire facendo ben circolare la palla a centrocampo e ha coronato la
sua buona prestazione segnando direttamente su calcio di punizione”.
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