A seguito della pesante sconfitta casalinga con la Roma, il Genoa
ha deciso di sollevare dall'incarico Luigi De Canio. Al suo posto,
anche se manca ancora l'annuncio ufficiale, si siederà sulla panchina
rossoblu Luigi Delneri. Uno che con il tecnico di Aquileia ha un feeling particolare è Franco Semioli, che è stato alle sue dipendenze sia al Chievo che alla Sampdoria. Ho raggiunto in esclusiva l'esterno classe '80, attualmente in forza al Vicenza.
De Canio lascia il posto a Delneri, tu lo conosci molto bene...
“Per il rapporto che abbiamo, io sono
come un figlio e posso parlarne solo bene del mister. E' stato un
maestro per me, la persona più importante da quando ho iniziato a
giocare a pallone; mi ha sempre voluto con sé e mi ha insegnato
veramente tanto. Secondo me, il Genoa ha fatto un gran colpo con lui.
Spero riesca a fare bene ora che si rimette in discussione dopo un
periodo di inattività”.
A livello tattico cosa cambia per il Genoa?
“Bisogna vedere che intenzioni avrà.
Penso comunque che apporterà delle modifiche rispetto al modulo
utilizzato da De Canio fino ad oggi. La sua idea di gioco è sempre
quella del 4-4-2 e credo porterà avanti questo tipo di discorso, a meno
che non voglia continuare con il lavoro svolto dai rossoblu finora”.
In allenamento, invece, che tipo di tecnico è?
“In allenamento si dedica soprattutto
alle impostazioni di gioco e alla parte tattica. Cura molto bene la
fase difensiva e tutto quello che concerne il reparto arretrato. E' un
tecnico completo e non posso che parlare bene del mister Delneri. E
credo che i risultati gli abbiano dato spesso ragione”.
Si dice che Delneri sia molto attento al lavoro sugli esterni...
“Fa degli esterni la chiave del suo
credo tattico. Lui dagli esterni vuole tutto e pretende moltissimo, sia
la fase offensiva che quella difensiva. Chiede che in rosa ci siano
sempre quattro esterni, due che giocano da titolari e due in panchina”.
A questo punto il tuo ex compagno Vargas diventerà fondamentale per il Genoa?
“E' un esterno molto offensivo, ma piacerà al mister perché possiede grandi qualità”.
Il 18 novembre c'è il derby della Lanterna: che accoglienza ti aspetti per Delneri da parte dei suoi ex tifosi?
“Penso verrà accolto bene, almeno
questo è ciò che credo io. La tifoseria della Sampdoria è veramente
unica e si è comportata sempre bene con tutti; sono rimasto stupito
tante volte dal loro comportamento. Inoltre Delneri ha lasciato un
bellissimo ricordo nella Genova blucerchiata per la qualificazione in
Champions League. Spero che lo trattino bene perché se lo merita”.
A proposito, che ricordo hai della stagione 2009/10, culminata con il ritorno della Samp in Champions?
“Fu un anno davvero fantastico,
un'emozione unica. Avevo già raggiunto la Champions in due occasioni con
la Fiorentina, ma quella con la maglia della Sampdoria fu una rincorsa
indimenticabile. Quella era una squadra curata veramente nei minimi
dettagli. Lasciammo tutti a bocca aperta, sconfiggemmo tutte le grandi
del nostro campionato. Peccato per l'uscita dall'Europa contro il Werder
Brema; quell'eliminazione ci tagliò le gambe e gli effetti si fecero
sentire nel corso della stagione”.
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