31 maggio 2012

Ghinassi, dal Genoa al Prato: "Ora voglio continuità"

Dopo aver mosso i primi passi nella Pistoiese nell'allora Serie C1, per Tommaso Ghinassi si aprirono le porte del Genoa. Una stagione nella Primavera rossoblu e l'esordio in Serie A in quell'Atalanta-Genoa di quattro anni fa. Poi il ritorno alla Pistoiese, un anno al Figline e una stagione e mezza all'Alessandria. Siamo a gennaio scorso, quando il centrale difensivo fiorentino passa al Prato: 8 presenze, la prima rete in carriera e una salvezza raggiunta ai play-out contro il Piacenza. Adesso il nodo relativo al destino di Ghinassi è ancora da sciogliere, dato che il suo cartellino è a metà fra Alessandria e Cittadella. Il difensore classe '87, tra presente e futuro, si è raccontato in esclusiva.

Tommaso, la prima parte di stagione non è stata facile per te: ce la puoi raccontare?
I primi sei mesi, vuoi per l'infortunio vuoi perché poi sono stato messo fuori rosa, non sono stati per niente facili. Anche quando stavo bene non mi è mai stata data la possibilità di dare il mio contributo e ho collezionato qualche presenza solamente nei primissime giornate di campionato”.

Al Prato, invece, hai trovato la tua dimensione?
Sì per fortuna sono riuscito a trovare la soluzione giusta, altrimenti sarebbe stato un anno molto difficile. Voglio ringraziare il presidente e l'allenatore che mi hanno voluto al Prato facendomi sentire un giocatore importante, cosa che non era successo ad Alessandria. Sono stato molto contento anche perché sono riuscito a segnare il mio primo gol in carriera, per di più contro lo Spezia in una partita difficile che ci fruttò un pareggio. E' stato qualcosa di bello ed importante”.

Non sono stati comunque mesi facili, la salvezza è arrivata solo ai play-out...
Quando sono arrivato io a gennaio la squadra era agli ultimi posti in graduatoria. Piano piano, punto dopo punto, ci siamo tirati su in classifica; poi abbiamo sbagliato un paio di partite in casa e siamo finiti nel calderone dei play-out. Fortunatamente, però, è andata bene alla fine, è stata una salvezza combattuta e c'è stata una grande festa in città. Ognuno di noi ha dato tutto per questo obiettivo che era quello prefissato ad inizio anno”.

Cosa ti aspetti dal prossimo futuro?
Non saprei, so solo che in questi mesi di prestito mi sono trovato molto bene a Prato. Dovrò aspettare la risoluzione della comproprietà per poi guardarmi intorno, se ci sarà qualche richiesta la valuterò senz'altro. Futuro al Cittadella o all'Alessandria? Se il Cittadella fosse interessato a me credo che me l'avrebbe fatto capire durante l'anno, ma non importa. Mentre ad Alessandria è cambiato tutto l'organigramma societario e non so che idee hanno. Vediamo un po' come andrà a finire la comproprietà”.

Cosa ti porti dietro dell'esperienza genoana?
E' stata un'esperienza certamente importante perché avevo appena 19 anni e mi ha fatto vedere tante cose nuove; poi esordire in Serie A è stato davvero bellissimo. Di quella stagione lì mi rimane qualche amicizia e uno splendido ricordo. Purtroppo, dopo quell'anno in rossoblu, il Genoa ha avuto altre idee e le strade si sono divise”.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?
E', ovviamente, quello di tornare a giocare in categorie superiori. Principalmente, spero che questi ultimi sei mesi siano stati di rilancio per me e che io possa proseguire su questa stradaanche il prossimo anno. Dovunque sarò, proverò a fare bene”.

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