“Ho firmato con il Cesena”. Ad annunciarlo ai nostri microfoni è Daniele Forte, centrocampista classe '90 ormai ex Bellaria Igea Marina. Al Cesena raggiungerà Nicola Campedelli, tecnico che lo ha allenato nelle ultime due stagioni. Raggiunto in esclusiva dalla redazione di CalcioNews24.com, Forte, primo rinforzo per il centrocampo romagnolo, ha dichiarato: “Avevo
già firmato con il Cesena la scorsa settimana, due giorni prima che
mister Campedelli fosse presentato ufficialmente, ma la mia permanenza
non era ancora certa e forse sarei partito in prestito. Poi ho parlato
con il l'allenatore e mi ha comunicato l'intenzione di puntare su di me”. Per il ventunenne è un doppio salto di categoria, dato che passa dalla Seconda Divisione di Lega Pro alla Serie B: “E'
sicuramente un passo importante per la mia carriera. Sono contentissimo
della chance che mi è stata data e che penso di essermi meritato.
Questo è comunque un punto di partenza, dovrò dare tutto per dimostrare
di poter stare in cadetteria. Mister Campedelli? La sua presenza
influisce moltissimo. Quando ero svincolato lui mi notò nell'Equipe
Romagna e mi volle portare con sè al Bellaria. Fin dal primo momento ho
avuto buon rapporto e mi sono trovato bene con lui che mi ha dato sempre
l'opportunità di giocare. E' un ottimo allenatore oltre che brava
persona”. Ma che tipo di giocatore si ritroverà il Cesena? “Sono
un centrocampista abbastanza completo, faccio della corsa la mia arma
migliore. Sono uno che lotta e si mette a disposizione di tutta la
squadra”, ha concluso Forte.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
31 maggio 2012
Ghinassi, dal Genoa al Prato: "Ora voglio continuità"
Dopo aver mosso i primi passi nella
Pistoiese nell'allora Serie C1, per Tommaso Ghinassi si
aprirono le porte del Genoa. Una stagione nella Primavera rossoblu e
l'esordio in Serie A in quell'Atalanta-Genoa di quattro anni fa. Poi
il ritorno alla Pistoiese, un anno al Figline e una stagione e mezza
all'Alessandria. Siamo a gennaio scorso, quando il centrale difensivo
fiorentino passa al Prato: 8 presenze, la prima rete in carriera e
una salvezza raggiunta ai play-out contro il Piacenza. Adesso il nodo
relativo al destino di Ghinassi è ancora da sciogliere, dato che il
suo cartellino è a metà fra Alessandria e Cittadella. Il difensore
classe '87, tra presente e futuro, si è raccontato in esclusiva.
Tommaso, la prima parte di stagione
non è stata facile per te: ce la puoi raccontare?
“I primi sei mesi, vuoi per
l'infortunio vuoi perché poi sono stato messo fuori rosa, non sono
stati per niente facili. Anche quando stavo bene non mi è mai stata
data la possibilità di dare il mio contributo e ho collezionato
qualche presenza solamente nei primissime giornate di campionato”.
Al Prato, invece, hai trovato la tua
dimensione?
“Sì per fortuna sono riuscito a
trovare la soluzione giusta, altrimenti sarebbe stato un anno molto
difficile. Voglio ringraziare il presidente e l'allenatore che mi
hanno voluto al Prato facendomi sentire un giocatore importante, cosa
che non era successo ad Alessandria. Sono stato molto contento anche
perché sono riuscito a segnare il mio primo gol in carriera, per di
più contro lo Spezia in una partita difficile che ci fruttò un
pareggio. E' stato qualcosa di bello ed importante”.
Non sono stati comunque mesi facili,
la salvezza è arrivata solo ai play-out...
“Quando sono arrivato io a gennaio
la squadra era agli ultimi posti in graduatoria. Piano piano, punto
dopo punto, ci siamo tirati su in classifica; poi abbiamo sbagliato
un paio di partite in casa e siamo finiti nel calderone dei play-out.
Fortunatamente, però, è andata bene alla fine, è stata una
salvezza combattuta e c'è stata una grande festa in città. Ognuno
di noi ha dato tutto per questo obiettivo che era quello prefissato
ad inizio anno”.
Cosa ti aspetti dal prossimo futuro?
“Non saprei, so solo che in questi
mesi di prestito mi sono trovato molto bene a Prato. Dovrò aspettare
la risoluzione della comproprietà per poi guardarmi intorno, se ci
sarà qualche richiesta la valuterò senz'altro. Futuro al Cittadella
o all'Alessandria? Se il Cittadella fosse interessato a me credo che
me l'avrebbe fatto capire durante l'anno, ma non importa. Mentre ad
Alessandria è cambiato tutto l'organigramma societario e non so che
idee hanno. Vediamo un po' come andrà a finire la comproprietà”.
Cosa ti porti dietro dell'esperienza
genoana?
“E' stata un'esperienza certamente
importante perché avevo appena 19 anni e mi ha fatto vedere tante
cose nuove; poi esordire in Serie A è stato davvero bellissimo. Di
quella stagione lì mi rimane qualche amicizia e uno splendido
ricordo. Purtroppo, dopo quell'anno in rossoblu, il Genoa ha avuto
altre idee e le strade si sono divise”.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
“E', ovviamente, quello di tornare
a giocare in categorie superiori. Principalmente, spero che questi
ultimi sei mesi siano stati di rilancio per me e che io possa
proseguire su questa stradaanche il prossimo anno. Dovunque sarò,
proverò a fare bene”.
30 maggio 2012
Ag. Forestieri: "L'Udinese cerca un giocatore con le sue caratteristiche ma..."
Uno dei protagonisti del Bari targato Vincenzo Torrente, soprattutto nel girone di ritorno, è stato senza dubbio Fernando Forestieri.
Tanta qualità al servizio della squadra, 29 presenze e 2 gol per El
Topa. Per tracciare un bilancio del campionato di Forestieri, ho contattato in esclusiva il suo procuratore Simone Canovi: “Era
partito così e così, poi però da dicembre, mio modesto avviso, ha dato
vita a prestazioni sopra le righe anche se non in fase di conclusione.
Non ha messo a segno moltissimi gol ma ha aiutato molto la squadra,
dovrebbe migliorare sotto e lo potrà fare nel prossimo futuro. Spende
molte energie in campo ed è quindi normale che non possa essere troppo
lucido sotto porta, l'importante è che si metta a disposizione della
squadra”. La prossima stagione potrebbe essere quella definitiva consacrazione per l'italo-argentino:
“Sono convinto di sì. Fernando ha un handicap perché su di lui ci sono
attese molto pressanti, ma ricordiamoci che ha appena compiuto 22 anni
e, a mio parere, ha già fatto un percorso importante. Possiede tutte le
carte in regola per essere uno dei migliori giovani in Italia. Adesso
c'è bisogno di fare quel salto in più ed è pronto a farlo sia sotto il
punto di vista mentale che sotto quello tecnico”. E questo salto potrebbe compierlo in quel di Udine? “Sta
all'Udinese decidere se Fernando può essere utile o meno alla causa
bianconera. So che stanno cercando un calciatore con le sue
caratteristiche e ce l'hanno in casa, ma non è detto che il futuro di
Fernando sarà in Friuli”, ha concluso Canovi.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Sciaudone: "Volevo la B con il Taranto. Mister Dionigi e Chiaretti pronti per il grande salto"
Proprio quando sembrava a due passi, il sogno Serie B è sfumato. Il Taranto,
eliminato dalla Pro Vercelli nella semifinale dei play-off, resterà per
un'altra stagione in Prima Divisione di Lega Pro (sempre che i gravi
problemi economico-finanziari vengano risolti a breve). Rimane però una
stagione positiva che ha visto fra i protagonisti il centrocampista
classe '88 Daniele Sciaudone, che ha attirato su di sé gli occhi di diverse società di categoria superiore. Lo ho raggiunto in esclusiva per tracciare un bilancio di questa annata, ma anche per parlare del suo futuro.
Qual è il tuo bilancio dopo una stagione conclusa con il secondo posto?
“C'è grosso rammarico, grande tristezza, per non esserci qualificati per la finale dei play-off. La nostra è stata una squadra forte per tutto l'anno e lo abbiamo dimostrato sul campo. Per quanto riguarda la mia annata, sono contento di aver giocato con continuità e ringrazio mister Dionigi per la fiducia. Questo è un gruppo forte, fantastico e anche per questo siamo riusciti ad arrivare così lontano, poi per un soffio ci è sfuggita la Serie B”.
Ora però il tuo addio e quello di altri tuoi giocatori sembra essere scontato...
“Siamo in attesa di aggiornamenti da parte della società, non c'è ancora nulla di certo. Il 5 giugno scade il termine di messa in mora (se i giocatori non verranno ancora retribuiti potranno entrare in regime di svincolo, ndr) e da lì in poi vedremo la situazione”.
Per il tuo futuro si parla di Cittadella, Sampdoria o Reggina: c'è qualcosa di vero?
“Rispondo sinceramente: fino a questo momento non c'è stato niente di concreto, solo qualche contatto ma già a gennaio. Sicuramente mi fa piacere e sono contento di essere stato notato da club della cadetteria. Il mio sogno, però, era quello di giocare in Serie B con la maglia del Taranto; questa è una piazza fantastica e umile, nessuno si immagina com'è realmente l'ambiente qui”.
Il vostro allenatore, Davide Dionigi, è conteso da Reggina e Siena. Che allenatore è?
“Ha dimostrato in un anno e mezzo di essere un bravo mister. Alla guida del Taranto è riuscito a centrare il piazzamento in zona play-off per due anni consecutivi, prima con il quarto e poi con questo secondo posto andandosi a migliorare. E' certamente pronto per il salto di categoria e gli faccio un grosso in bocca al lupo per il prosieguo della sua carriera”.
Intanto in queste ore il nome di un tuo compagno, Lucas Chiaretti, viene accostato al Pescara…
“Sicuramente è un giocatore che si merita la Serie A, possiede grosse potenzialità e grandi qualità tecniche. Il Pescara, se puntasse su di lui, farebbe senza dubbio un buon acquisto”.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Qual è il tuo bilancio dopo una stagione conclusa con il secondo posto?
“C'è grosso rammarico, grande tristezza, per non esserci qualificati per la finale dei play-off. La nostra è stata una squadra forte per tutto l'anno e lo abbiamo dimostrato sul campo. Per quanto riguarda la mia annata, sono contento di aver giocato con continuità e ringrazio mister Dionigi per la fiducia. Questo è un gruppo forte, fantastico e anche per questo siamo riusciti ad arrivare così lontano, poi per un soffio ci è sfuggita la Serie B”.
Ora però il tuo addio e quello di altri tuoi giocatori sembra essere scontato...
“Siamo in attesa di aggiornamenti da parte della società, non c'è ancora nulla di certo. Il 5 giugno scade il termine di messa in mora (se i giocatori non verranno ancora retribuiti potranno entrare in regime di svincolo, ndr) e da lì in poi vedremo la situazione”.
Per il tuo futuro si parla di Cittadella, Sampdoria o Reggina: c'è qualcosa di vero?
“Rispondo sinceramente: fino a questo momento non c'è stato niente di concreto, solo qualche contatto ma già a gennaio. Sicuramente mi fa piacere e sono contento di essere stato notato da club della cadetteria. Il mio sogno, però, era quello di giocare in Serie B con la maglia del Taranto; questa è una piazza fantastica e umile, nessuno si immagina com'è realmente l'ambiente qui”.
Il vostro allenatore, Davide Dionigi, è conteso da Reggina e Siena. Che allenatore è?
“Ha dimostrato in un anno e mezzo di essere un bravo mister. Alla guida del Taranto è riuscito a centrare il piazzamento in zona play-off per due anni consecutivi, prima con il quarto e poi con questo secondo posto andandosi a migliorare. E' certamente pronto per il salto di categoria e gli faccio un grosso in bocca al lupo per il prosieguo della sua carriera”.
Intanto in queste ore il nome di un tuo compagno, Lucas Chiaretti, viene accostato al Pescara…
“Sicuramente è un giocatore che si merita la Serie A, possiede grosse potenzialità e grandi qualità tecniche. Il Pescara, se puntasse su di lui, farebbe senza dubbio un buon acquisto”.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
29 maggio 2012
Ag. Borini: "Convocazione punto di partenza, una gioia in un momento triste"
Dopo essere stato
protagonista di ottime prove con la maglia della Roma condite da
dieci gol messi a segno in questa stagione, Fabio Borini farà
parte della spedizione azzurra in Polonia ed Ucraina. Il ct Cesare
Prandelli ha infatti deciso di includere anche il suo nome nella
lista dei convocati per EURO 2012. La soddisfazione è tanta e lo si
capisce dalle parole del suo procuratore Marco De Marchi,
raggiunto in esclusiva:
“E' il coronamento di un'ottima annata. Questo era uno degli
obiettivi che Fabio si era prefissato, lui è stato comunque bravo a
lavorare durante la stagione in modo di mettersi in mostra e far sì
che Prandelli decidesse di puntare su di lui. Di conseguenza sono
molto contento per lui perché è un ragazzo che lavora tanto ed è
concentrato sul proprio mestiere, cerca di dare sempre il massimo per
provare a raggiungere certi risultati. E' una gioia che però rimane
tale, perché nel calcio raggiunto un obiettivo ce n'è subito un
altro. Sono sicuro che continuerà a lottare e a percorrere il
proprio cammino, cercando di togliersi delle soddisfazioni e ottenere
risultati futuri sempre più importanti. Non è per lui un punto di
arrivo, adesso bisogna dare un seguito a tutto ciò per poi
dimostrare di poter stare a certi livelli. Nel mondo del calcio non
c'è nulla di fisso, è tutto in divenire. Questa è una bellissima
notizia che purtroppo arriva in un brutto momento per il terremoto
che sta colpendo l'Emilia. Tutto deve passare in secondo piano di
fronte a situazioni del genere e parlare di gioie è anche fuori
luogo, manterrei toni bassi”, ha concluso De Marchi.
Burrai: "Cagliari o Latina, mi aspetto di tutto. Zeman ha un debole per Roma"
A suon di buone prestazioni offerte da gennaio con la maglia del Latina in Prima Divisione, Salvatore Burrai
si è affermato come uno dei migliori centrocampista di tutta la Lega
Pro. Dopo sei mesi al Cagliari senza neanche esordire e la cessione in
comproprietà a gennaio, forse in casa rossoblu qualcuno che lo rimpiange
c'è. Ho intervistato in esclusiva proprio Burrai, per parlare del suo presente e anche del suo futuro.
Latina salvo e due gol tuoi nella gara di ritorno dei play-out. Tutto è bene quel che finisce bene?
“Sì è andata bene, sono arrivati anche due gol quindi per me la soddisfazione è doppia. Era importante sia per me che per il club raggiungere quest'obiettivo che ci eravamo prefissati fin dal mio arrivo”.
Per te questa seconda parte di stagione è stata sicuramente meglio della prima...
“Sicuramente, nella prima parte di stagione ho vissuto sei mesi di sofferenza a Cagliari dove mi sono sempre allenato benissimo grazie a mister Ballardini che mi ha dato l'opportunità di allenarmi con la squadra. Poi è arrivata la proposta del Latina e, dopo averla valutata insieme a mio procuratore Andrea Cattoli, l'ho accettata. Era importante avere continuità dopo un anno positivo a Foggia, si è dimostrata una decisione azzeccata”.
Il tuo cartellino è in comproprietà fra Cagliari e Latina, cosa ti aspetti per il prossimo futuro?
“Sinceramente non ho idea di quelli che sono i piani del Cagliari nei miei confronti. Mi aspetto di tutto dopo che sono stato riscattato dal Foggia, poi riacquistato dalla società sarda ed essere rimasto fermo per sei mesi. Dovrò solo attendere il prossimo mese per sapere quale sarà il mio destino, se a Cagliari o a Latina”.
Si è parlato di un tuo possibile ritorno alla corte di Zeman al Pescara: solo voci?
“Sinceramente non so niente. Ovviamente se dovesse chiamare il mister mi farebbe solo piacere tornare con lui; nei suoi confronti c'è grande stima e affetto. Penso comunque che si tratti solo di voci in questo momento”.
Ora però Zeman sembra destinato alla panchina della Roma...
“Magari mi portasse con lui (ride, ndr). Il mister è pronto da tanto per la Serie A, era stato dimenticato dal calcio italiano forse perché è uno dei pochi che quando pensa una cosa la dice senza nessuna problema. Ha un debole per Roma e sicuramente se lascia Pescara lo fa solo per Roma, non per altre squadre. Spero faccia la scelta giusta perché è un grande allenatore e un grande maestro”.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Latina salvo e due gol tuoi nella gara di ritorno dei play-out. Tutto è bene quel che finisce bene?
“Sì è andata bene, sono arrivati anche due gol quindi per me la soddisfazione è doppia. Era importante sia per me che per il club raggiungere quest'obiettivo che ci eravamo prefissati fin dal mio arrivo”.
Per te questa seconda parte di stagione è stata sicuramente meglio della prima...
“Sicuramente, nella prima parte di stagione ho vissuto sei mesi di sofferenza a Cagliari dove mi sono sempre allenato benissimo grazie a mister Ballardini che mi ha dato l'opportunità di allenarmi con la squadra. Poi è arrivata la proposta del Latina e, dopo averla valutata insieme a mio procuratore Andrea Cattoli, l'ho accettata. Era importante avere continuità dopo un anno positivo a Foggia, si è dimostrata una decisione azzeccata”.
Il tuo cartellino è in comproprietà fra Cagliari e Latina, cosa ti aspetti per il prossimo futuro?
“Sinceramente non ho idea di quelli che sono i piani del Cagliari nei miei confronti. Mi aspetto di tutto dopo che sono stato riscattato dal Foggia, poi riacquistato dalla società sarda ed essere rimasto fermo per sei mesi. Dovrò solo attendere il prossimo mese per sapere quale sarà il mio destino, se a Cagliari o a Latina”.
Si è parlato di un tuo possibile ritorno alla corte di Zeman al Pescara: solo voci?
“Sinceramente non so niente. Ovviamente se dovesse chiamare il mister mi farebbe solo piacere tornare con lui; nei suoi confronti c'è grande stima e affetto. Penso comunque che si tratti solo di voci in questo momento”.
Ora però Zeman sembra destinato alla panchina della Roma...
“Magari mi portasse con lui (ride, ndr). Il mister è pronto da tanto per la Serie A, era stato dimenticato dal calcio italiano forse perché è uno dei pochi che quando pensa una cosa la dice senza nessuna problema. Ha un debole per Roma e sicuramente se lascia Pescara lo fa solo per Roma, non per altre squadre. Spero faccia la scelta giusta perché è un grande allenatore e un grande maestro”.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
28 maggio 2012
Novara, tante richieste per i goleador della Primavera ma il club li blinda
Se la Primavera del Novara è stata protagonista
di un buon girone di ritorno, lo deve soprattutto a due titolari
inamovibili come Paolo Faragò e Martin Asiedu Ofosu. Il primo,
trequartista classe '93 e numero 10 della Primavera azzurra, grazie ai
suoi tiri dalla distanza allo stesso tempo potenti e precisi, ha messo a
segno 9 gol nella seconda parte di stagione; nello stesso periodo di
tempo, ha invece segnato 8 reti il secondo, attaccante classe '92
rientrato a gennaio dal prestito al Como, fa della velocità la sua arma
migliore. Stando ad accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, i due giovani sono
richiesti praticamente da mezza Lega Pro, ma il Novara ha intenzione di
puntare su di loro in vista del prossimo campionato in Serie B e molto
difficilmente deciderà di privarsene a titolo definitivo. Faragò e
Asiedu, entrambi assistiti da Studio Assist & Partners, dovrebbero
quindi far parte della squadra che nella prossima stagione proverà a
dire la sua in cadetteria e, chissà, provare a tornare nella massima
serie.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Civitarese: "Prandelli dovrà lavorare sulla testa dei giocatori, una reazione positiva è possibile"
Quella di oggi è senza dubbio una delle pagine più buie della storia
dell'Italcalcio. Arresti, perquisizioni, indagini nell'ambito
dell'inchiesta sul calcioscommesse, che tocca anche la Nazionale azzurra
in ritiro a Coverciano. Tutto questo non potrebbe far scattare una
molla nella testa di Buffon e compagni? L'ho chiesto in esclusiva a Roberto Civitarese, uno dei mental coach più importanti del panorama calcistico italiano: “Qualcosa
nella mente degli azzurri scatterà di sicuro, dato che si è presentata
una situazione che non può lasciare indifferenti. Ci sono, però, due
possibilità: quella di una reazione positiva, di riscatto, e quella di
una reazione negativa, perché si sta parlando di una situazione extra
calcistica complicata dalla potrebbe scaturire qualcosa di negativo.
Credo che tutto quello che si è creato sia più grande di loro e mister
Prandelli deve avere la capacità di gestire tale situazione. Il fatto
positivo è che gli Europei si giocheranno all'estero e questo non fa
altro che giovare. Prandelli avrà un bel lavoro da fare per tenere i
giocatori concentrati sulla competizione che li aspetta”. C'è chi
spera che la Nazionale possa ripetere l'impresa del 2006, quando andò a
vincere il Mondiale dopo i fatti di Calciopoli: “Sono due cose
difficilmente paragonabili. Come si è successivamente dimostrato,
Calciopoli è stata in gran parte una farsa, mentre questa volta c'è di
mezzo la giustizia ordinaria: la situazione è molto più complessa”, ha concluso Civitarese.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Luca Iannone per CalcioNews24.com
25 maggio 2012
Castori: "Io al Grosseto? Non confermo né smentisco"
E' stata una stagione molto travagliata per il Grosseto e
forse lo saranno anche le prossime settimane, in cui dovrà essere presa
una decisione sul nuovo allenatore. Infatti, dopo aver raggiunto la
salvezza con una giornata d'anticipo, mister Statuto non verrà
riconfermato alla guida della squadra. In pole sembra esserci Fabrizio Castori che, raggiunto in esclusiva, ha commentato così le ultime indiscrezioni al riguardo: “Non
posso confermare né smentire. Come sempre in questo periodo dell'anno,
sono voci che si rincorrono ma da parte mia non posso confermare, non ho
avuto nessun contatto con il Grosseto. Se si tratta di una soluzione a
me gradita? Io sono libero e ovviamente valuto qualsiasi proposta mi
arriva. Se dovesse capitare preferisco parlarne dopo, stiamo parlando di
un evento ipotetico. Questi sono discorsi successivi”. Grosseto a parte, per l'ex allenatore di Cesena ed Ascoli ancora nessun contatto: “Sono
ancora in attesa. E' presto perché i campionati devono ancora finire e
poi c'è il discorso legato al calcioscommesse. Successivamente sarà
tempo di bilanci per le società, il cui futuro dipenderà dai processi
dell'inchiesta su scommessopoli. Moli club sono fermi, anche il mercato
partirà in ritardo”, ha spiegato Castori.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Colomba: "Napoli, punta su Paletta: fa al caso tuo"
Stanno circolando da questa mattina le indiscrezioni che vorrebbero Gabriel Paletta,
da due stagioni al Parma, nel mirino del Napoli, alla ricerca di
elementi affidabili per rafforzare il pacchetto arretrato. L'argentino
può realmente fare al caso della compagine partenopea? Lo ho chiesto in esclusiva all'ex tecnico dei gialloblu Franco Colomba, che ha allenato Paletta fino a gennaio scorso: “Secondo
me può essere utile alla causa azzurra, stiamo parlando di un ottimo
giocatore. E' un marcatore, molto forte di testa, aggressivo e veloce.
E' sicuramente pronto a fare questo salto. Se si adatterebbe al modulo
difensivo di Mazzarri? Sì sicuramente, può giocare bene sia in una
difesa a tre che a quattro. Se servono altri innesti per colmare la
lacuna del Napoli in difesa? Si tratta di una valutazione che dovrà fare
il tecnico, lui sa quello che è mancato in questa stagione e sta a lui
valutare. Di sicuro Paletta, inserito in un reparto difensivo come
quello del Napoli, può fare molto bene”. Se da una parte gli
azzurri possono assicurarsi le prestazioni di Paletta, dall'altra i
ducali perdono un pezzo importante della propria difesa: “Siccome al
Parma sono molto bravi, avranno già il sostituto pronto. Lui rimane
comunque un bel giocatore, farebbe al caso del Napoli”, ha concluso Colomba.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Di Campli (ag. Verratti): "Contatto fra il Napoli e il Pescara"
Ieri il direttore sportivo del Pescara Daniele Delli Carri ha parlato di un approccio da parte del Napoli per Marco Verratti. Ho voluto cercare conferme circa
l'interessamento per il regista classe '92, contattando in esclusiva il
suo procuratore, Donato Di Campli: “Non mi risulta nulla, non hanno parlato con me ma con il Pescara”. La sensazione è che Verratti possa essere acquistato da una big per poi essere lasciato in prestito al Pescara? “Niente sensazioni, io voglio avere soltanto certezze. Al momento però non c'è niente, quindi non posso dire nulla”, ha concluso l'avvocato Di Campli.
Luca Iannone per IamNaples.it
Luca Iannone per IamNaples.it
24 maggio 2012
Ds Südtirol: "Fischnaller? Richiestissimo, è pronto per il salto di categoria"
Anche l'FC Südtirol ha il suo giovane talento in casa. Il suo nome è Manuel Fischnaller,
promettente attaccante che compirà vent'anni il prossimo luglio. Sulle
sue tracce sembrano essersi messe diverse società di Serie A e B: si
dice che alcune di loro siano pronte ad avanzare la propria offerta per
assicurarsi le sue prestazioni. Per verificare l'attendibilità di queste voci e conoscere meglio il talentuoso calciatore di Bolzano, ho intervistato in esclusiva Luca Piazzi, direttore sportivo del Südtirol.
Genoa, Parma, Torino e Pescara: tutte interessate a Fischnaller?
“E' il classe '91 che credo abbia
fatto meglio quest'anno a livello di Lega Pro. E' stato in pianta
stabile nell'Under 20 per poi essere convocato anche in Under 21. Può
giocare sia da esterno che da seconda punta ed è quindi un calciatore
che può interessare a molti club. Ci sono stati dei sondaggi, ma non
posso sbilanciarmi più di tanto su chi lo stia cercando in questo
momento. E' molto ricercato, è integro fisicamente ed ha disputato più
di 100 partite in Lega Pro; è difficile trovare un '91 con tutta questa
esperienza”.
E' davvero concreta la possibilità che il giovane lasci il Südtirol quest'estate?
“Penso che sia un giocatore che
meriti ampiamente il salto di categoria. Per noi è un giocatore
importante, ma alla fine penso che qualcosa si concretizzerà. Quando un
ragazzo abbia la possibilità di andare in una categoria superiore e
giusto che possa farlo”.
Ritiene che il ragazzo sia già pronto per questo salto di qualità?
“Sì, è assolutamente pronto
assolutamente e lo ha sempre dimostrato. Ha forza fisica e grande
personalità, non ho dubbi su questo; invece sarei più restio a dire lo
stesso di alcuni ragazzi che vengono fuori dopo un solo anno di
esperienza con la Primavera. E' da quattro anni che gioca con continuità
in Lega Pro e ha collezionato uno score di gol molto importante”.
Per chi non conosce ancora il giocatore, può descriverci le sue caratteristiche?
“E' un calciatore con grandissime
qualità fisiche anche se strutturalmente può non assomigliare ad una
prima punta, un po' come Carlos Tevez. Viene dal mondo dell'atletica ed è
quindi completo come caratteristiche fisiche: ha tutto, resistenza,
velocità, ecc. E' bravissimo nell'uno contro uno e nell'attaccare la
profondità, calcia con i due piedi, sa colpire bene di testa: è
completo. Dà il meglio di sé giocando come punta esterna per poi
accentrarsi, ma da noi ha giocato anche come punta centrale”.
Ed è pronto anche dal punto di vista mentale?
“E' un tedesco, preciso, sempre
impegnato e motivato; ha personalità ed è sfrontato, mi piace anche
sotto questo punto di vista. E' un ragazzo pronto e non soffre le
pressioni. In un girone difficile come il nostro non ha mai avuto
flessioni, nelle partite più complesse – come a Barletta o Spezia - ha
sempre fatto bene”.
23 maggio 2012
Marino: "Palacio all'Inter può sfondare. Mercato e scommesse, un'estate rovente"
Poco più di tre mesi alla guida del Genoa, poi l'esonero lo scorso 2 aprile. Attualmente Pasquale Marino
è senza squadra ed è in attesa di una nuova chiamata per continuare
nella sua carriera da allenatore iniziata quindici anni fa. Lo ho intervistato in esclusiva, affrontando diversi temi più o meno vicini al tecnico di Marsala.
Mister Marino, quando la rivedremo in pista?
“Vediamo, c'è tempo. Tra qualche mese? Speriamo anche prima...”.
Lei conosce molto bene Rodrigo Palacio, passato dal Genoa all'Inter: è pronto per questo salto?
“A mio avviso è
arrivato al massimo della maturità, è pronto e farà bene con la maglia
nerazzurra. Per far bene, ovviamente, c'è bisogno di continuità ma ha
tutto per sfondare: è un professionista serio, dà sempre il massimo in
allenamento ed è una persona positiva”.
Che cosa dobbiamo aspettarci da questo mercato estivo?
“Ognuno cerca di
rafforzarsi e di farlo in economia, chi ha qualche pezzo pregiato
potrebbe anche cederlo per rinforzare l'intero organico. La crisi c'è
anche nel calcio di conseguenza ognuno cercherà di fare buon uso delle
proprie risorse”.
Sarà un'estate calda anche per il calcioscommesse...
“Sicuramente sarà
così. Chi sta conducendo le indagini farà quello che è giusto fare,
spero si chiuda tutto in fretta e si possa dare il via ai campionati al
più presto”.
Oggi
ricorrono vent'anni dalla strage di Capaci ma molti giovani non sanno
cosa è accaduto in questa come in altre date: lo sport può
sensibilizzarli?
“Questi episodi
senza dubbio lasciano il segno e lo sport certamente può aiutare.
Proprio ieri ho partecipato ad un convegno per parlare del binomio
legalità-sport. Lo sport concorre ad una crescita sana dei giovani, a
livello sociale aiuta tantissimo. C'è bisogno di uno sport sano, i
ragazzi devono avere il diritto di divertirsi e avere istruttori
competenti che li aiutino a crescere. Questa ricorrenza deve far
riflettere”.
Bivi: "Pescara, stagione al di là delle aspettative grazie a Zeman ma in A sarà dura"
Il Pescara torna nella massima serie. Lo lo fa dopo ben diciannove anni
dall'ultima promozione in A, di cui fu protagonista anche Edi Bivi (per
lui 105 presenze con la maglia biancazzurra). Ho raggiunto in esclusiva proprio l'ex attaccante per
commentare la stagione che ha visto protagonista la formazione allenata
da Zdenek Zeman: “Quando la squadra era stata allestita, nessuno
poteva immaginare il raggiungimento di questo traguardo che però è stato
ampiamente meritato. È la squadra che ha giocato meglio in questo
campionato, sono molto contento. Quando una squadra cerca di proporre un
calcio offensivo è importante per tutto il sistema. Zeman fondamentale?
Sicuramente sì, è stato il valore aggiunto. I valori tecnici sono
buoni, ma non vedo giocatori di qualità eccelsa.. Il merito va a Zeman e
soprattutto al suo modo di vedere il calcio, alla sua mentalità. Il suo
calcio paga molto in Serie B, mentre forse per la A c'è da rivedere
qualcosa. Non so se resterà o meno, certo se riconfermi Zeman sai che
giocherà nella stessa maniera anche nella massima serie. La società sa
benissimo che allenatore ha per le mani e cosa può dare, sa che tipo di
calcio pratica al di là della categoria perché ha sempre portato questo
modo di giocare ovunque è andato”. Il compito arduo del Pescara sarà anche quello di non lasciare che questo mosaico perda troppi pezzi: “Non
so come verranno risolti prestiti e comproprietà, dipenderà molto dalle
società di appartenenza dei giocatori. Il Pescara non ha grandi margini
di manovra e non può fare molto, ma chiaramente spero che le eventuali
trattative vadano a buon fine. Per alcuni calciatori, come ad esempio
Insigne e Immobile, rimanere con Zeman sarebbe la cosa migliore. Mentre
andando altrove potrebbero non ottenere gli stessi risultati e non
partire da titolari; il Pescara sarebbe per loro una bella vetrina. Non
sarà facile comunque per il Pescara il prossimo anno, una allestire
squadra per salvarsi non è semplice, ma speriamo che ci possa essere
un'altra annata straordinaria culminante con la salvezza”, ha concluso Bivi.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Luca Iannone per CalcioNews24.com
22 maggio 2012
Serena vuole l'ex Juve Raimondo per il suo Spezia
In vista del ritorno nel campionato cadetto, in casa Spezia si guarda al
futuro e alla campagna acquisti estiva. Per il primo colpo di mercato i
tifosi potrebbero non dover attendere ancora molto. Secondo accreditate
indiscrezioni raccolte, il
tecnico Michele Serena sarebbe pronto a chiedere alla sua dirigenza di
acquistare Roberto Raimondo. Dopo dieci anni nel settore giovanile della
Juventus e la scorsa stagione nella Primavera del Grosseto (allora
allenato da Serena), il terzino classe '92 ha militato in Serie D nella
Caronnese ma vuole tornare ad alti livelli. In maglia bianconera
Raimondo potrebbe ricoprire il ruolo di vice Mora sulla fascia sinistra
di difesa.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Luca Iannone per CalcioNews24.com
21 maggio 2012
Bagni: "Napoli, il primo passo verso lo scudetto. Lavezzi lascia un bel ricordo"
Un'intera città fa
festa, una tifoseria in delirio per il ritorno alla vittoria in una
competizione. Il Napoli, grazie al 2-0 inflitto ieri sera alla Juventus
campione d'Italia, torna ad alzare la Coppa Italia a distanza di ben
venticinque anni. Uno dei protagonisti della vittoria nel 1987 e di quel
Napoli fu l'ex centrocampista azzurro Salvatore Bagni, che ho intervistato in esclusiva.
Un successo importante per il Napoli di De Laurentiis ma anche per tutta la città. Sei d'accordo?
“Quando si vince è
sempre importantissimo, soprattutto in una stagione nella quale è
mancata la qualificazione alla Champions League. Questo è il primo
traguardo, vincendo si impara a vincere. E' un viatico importante per il
futuro”.
E vincere contro la Juve ha un sapore diverso...
“Vincere contro
la Juventus ha sempre un significato importante, soprattutto a Napoli
dove è da sempre considerata la rivale storica. Se si vuole vincere,
però, bisogna andare oltre le rivalità e guardare ad obiettivi
importanti”.
C'è qualche analogia tra questa vittoria e la vostra nel '87?
“Questo Napoli ha
disputato la Coppa Italia in meno partite, noi invece giocammo tredici
partite e venivamo dall'entusiasmo dello scudetto vinto. Questo è il
primo successo dell'era De Laurentiis, che fino a questo momento ha
regalato vittorie magistrali”.
La Coppa Italia è arrivata dopo 25 anni, quanto dovranno attendere i tifosi per lo scudetto?
“Vincerlo non è
mai facile, ma spero che dal prossimo si possa allestire una squadra
capace di giocarsi lo scudetto. Serve una rosa molto attrezzata, anche
le altre squadre miglioreranno ma bisogna andare a lottare per il titolo”.
Lacrime d'addio per Lavezzi: quanto peserà la sua assenza e come sostituirlo?
“Sostituire il
Pocho sarà difficile perché ha caratteristiche particolari. Le sue
lacrime fanno piacere, so che tiene tantissimo a città e tifosi. Ha
lasciato così un gran ricordo: il suo scatto dal quale è scaturito il
rigore, basterebbe quello per ricordarlo. In questi anni ha sempre fatto
la differenza, con un guizzo è stato capace di cambiare il volto di una
partita”.
19 maggio 2012
Ag. Dost: "Servono 10 milioni. Proposto a tutte le big, ma solo la Juve si è mossa. All'estero invece..."
Il nome
di Bas Dost scuote il mercato europeo. Il bomber olandese
dell'Heerenveen, capocannoniere dell'Eredivisie con 32 centri, ha
attirato su di sé gli occhi di numerosi club e, si vocifera, anche
italiani. Per verificare l'attendibilità di queste indiscrezioni, ho raggiunto in esclusiva Francesco
Marseglia della R.N. Management, che detiene il mandato per trattare l'attaccante in Italia.
Qual è il quadro della situazione attuale?
“Fino
a questo momento non abbiamo ricevuto alcuna offerta. In Italia le
aspettative iniziali sono venute meno, soprattutto per il costo del
giocatore: per meno di 10 milioni l'Heerenveen non lo cede. Noi lo
abbiamo proposto a Inter, Juventus, Milan e Napoli; a breve parleremo di
lui anche con la Roma. L'unica che ha mostrato interesse e pare che lo
stia monitorando è la Juve, ma penso che alla fine prenderanno Higuain.
Per questo motivo ci siamo spostati anche in Germania e in Inghilterra.
Il Wolfsburg sembrava realmente interessato a lui, ma l'interesse è
andato scemando. Da oltremanica, invece, ci sono arrivati dei segnali da
Tottenham e Fulham. Ma c'è da dire che Dost aveva precedentemente
rifiutato l'Aston Villa, che ha rischiato di retrocedere in Championship”.
Il giocatore, alla sua prima stagione ad alti livelli, è già pronto per la Serie A?
“Sicuramente
sì. E' vero che il campionato olandese è diverso da quello italiano, ma
anche Ibrahimovic giocava nell'Ajax e da quando è venuto in Italia ha
segnato sempre tantissimi gol; non bisogna sottovalutare gli altri
campionato. In Olanda Dost ha messo a segno 38 gol tra campionato e
coppa, una media da capogiro. Dipende tutto dall'aspetto caratteriale
del giocatore, poi dai piedi e da tutto il resto. Dost è determinato a
fare bene e lui vuole continuare a segnare così”.
E pensare che fino a pochi mesi fa il prezzo di Dost non era così alto...
“Sì,
è vero. A febbraio si parlava di 7-8 milioni, poi il costo del
cartellino è aumentato insieme al numero dei gol segnati in campionato.
Adesso, invece, l'Heerenveen chiede una cifra tra i 10 e i 12 milioni di
euro”.
18 maggio 2012
Colfescu: "Una Primavera italiana andrà in Romania. Lazio e Napoli erano su Tatarusanu, ma ora..."
"Sto lavorando per portare la prossima estate in Romania una squadra
Primavera italiana, ma sarà la società d'appartenenza a dare l'annuncio
ufficiale. Lì effettuerà dieci giorni di preparazione e disputerà
alcune gare amichevoli con delle formazioni di pari età". Ad
annunciarlo ai nostri microfoni è Virgil Colfescu. Ma di quale compagne
si tratta? Per ora non ci è dato saperlo, ma restiamo in attesa di
novità al riguardo.
L'agente FIFA ed esperto di calcio romeno, contattato in esclusiva, ha poi parlato di mercato per quanto riguarda l'estremo difensore dello Steaua Bucarest Ciprian Tatarusanu: "Durante l'ultima sessione invernale di calciomercato lo Steaua ha incaricato me ed un mio collega di trattare con le società italiane interessate. A gennaio si parlava di Lazio e Napoli, ma poi non se n'è fatto più nulla. Adesso si è aperto un discorso con un club della massima serie francese, però lo Steaua è concentrato sul campionato. Se ne riparlerà a giugno, vedremo".
Luca Iannone per CalcioNews24.com
L'agente FIFA ed esperto di calcio romeno, contattato in esclusiva, ha poi parlato di mercato per quanto riguarda l'estremo difensore dello Steaua Bucarest Ciprian Tatarusanu: "Durante l'ultima sessione invernale di calciomercato lo Steaua ha incaricato me ed un mio collega di trattare con le società italiane interessate. A gennaio si parlava di Lazio e Napoli, ma poi non se n'è fatto più nulla. Adesso si è aperto un discorso con un club della massima serie francese, però lo Steaua è concentrato sul campionato. Se ne riparlerà a giugno, vedremo".
Luca Iannone per CalcioNews24.com
17 maggio 2012
Ag. Tolòi: "Sporting? Offerta rifiutata. Costa 4-5 milioni, ma c'è un ostacolo"
Dalla
Juventus al Milan, dalle due romane al Napoli passando per l'Udinese e
il Palermo. Tutte le grandi del nostro campionato si sono interessate,
in tempi più o meno recenti, a Rafael Tolòi. Ma, secondo una notizia di un paio di giorni fa, il centrale difensivo del Goiás sarebbe ormai destinato a trasferirsi in Portogallo, allo Sporting Lisbona.
Per saperne di più e capire se il giocatore possa effettivamente
sbarcare in Europa, ho intervistato in
esclusiva il suo procuratore, Carmine Coviello della R.N. Management.
Si dice che lo Sporting sia vicino ad acquistare Toloi: soltanto una voce o c'è qualcosa di vero?
“Posso confermare che si tratta
solamente di un'indiscrezione, nulla di concreto. L'ho verificato io
stesso ieri mattina: l’offerta dello Sporting Lisbona non ha per niente
soddisfatto il Goiás, che quindi l'ha rispedita al mittente”.
4-5 milioni di euro, è questa la somma che serve per strapparlo al Goias?
4-5 milioni di euro, è questa la somma che serve per strapparlo al Goias?
“Sì, la richiesta è di 4-5 milioni di euro. Dopo vari tira e molla, siamo riusciti a far fissare la richiesta su questa cifra”.
Negli ultimi due anni il suo nome è stato accostato a quasi tutte le big italiane, ma adesso qual è il quadro della situazione?
Negli ultimi due anni il suo nome è stato accostato a quasi tutte le big italiane, ma adesso qual è il quadro della situazione?
“Negli ultimi due anni il nome di
Rafel è stato accostato ad importanti club italiani, ma purtroppo le
richieste economiche del Goiás sono state sempre abbastanza alte e per questo non è andato mai in porto nulla. Adesso la situazione è in stand-by”.
Il giocatore è ancora extracomunitario?
Il giocatore è ancora extracomunitario?
“Il
ragazzo è extracomunitario, ma ha avviato le pratiche per ottenere il
passaporto comunitario in quanto il nonno era di origini italiane. Un
intoppo burocratico e un documento che non si riesce a trovare stanno
ritardando di molto i tempi. In Italia le società fanno scelte molto
oculate per quanto riguarda gli extracomunitari e quindi l'ostacolo
potrebbe sembrare insormontabile, ma sono convito che Rafael dia
maggiori garanzie rispetto a tanti altri giocatori extracomunitari”.
L'Italia è in cima alle preferenze del ragazzo, oppure lui preferirebbe altri campionati europei?
L'Italia è in cima alle preferenze del ragazzo, oppure lui preferirebbe altri campionati europei?
“L’Italia
è in cima alle preferenze del calciatore, ma lui sa benissimo che lo
status da extracomunitario, appunto, gli pone qualche limite qui da noi.
Quindi, nel caso non ci sia niente di concreto, ben vengano altre
soluzioni. Vuole giocarsi le sue carte per ottenere la convocazione
nella Seleção e stiamo lavorando per questo”.
15 maggio 2012
Vastola: "Ascoli, stagione straordinaria. Questa piazza merita di più"
Dopo una stagione fatta di sofferenze e iniziata con un -7 punti in
classifica, l'Ascoli si prepara ad affrontare le ultime due giornate di
Serie Bwin con la consapevolezza di poter centrare l'obiettivo: rimanere
in cadetteria per la sesta stagione consecutiva. Per commentare la
cavalcata della compagine ascolana, ho contattato in esclusiva l'ex Gaetano Vastola: “Quest'anno ho seguito
spesso l'Ascoli, sia perché ho giocato in Serie A con la maglia
bianconera sia perché conosco mister Silva che è stato mio allenatore
(ai tempi del Sant'Anastasia, ndr). Mi ha fatto piacere che i
marchigiani abbiano disputato un campionato stupendo, perfetto, da
promozione in Serie A. La squadra hanno fatto non bene, benissimo. E'
giusto così, alla salvezza manca poco: al 90% verrà raggiunta. Quella di
Ascoli è una piazza importante e sicuramente non vuole lottare per non
retrocedere, ma per fare campionati di vertice”. Due dei principali artefici di questo grande risultato, sono senza dubbio Massimo Silva e Papa Waigo: “Non
so come si comportava Castori, ma cambiare allenatore ha fatto bene e
ha portato un po' di spirito positivo nello spogliatoio, con il quale i
ragazzi hanno disputato delle grandi partite. Papa Waigo è un attaccante
che in Serie B ha fatto sicuramente la differenza in attacco insieme a
Soncin. Ma l'Ascoli ha calciatori esperti in tutti i reparti. Dopo tante
sconfitte e il cambio di allenatore, alla fine tutti i giocatori hanno
fatto bene e la salvezza è di tutti; anche della gente che ha creduto in
questa squadra”. Vastola tornerà l'anno prossimo al Cino e Lillo Del Duca da avversario? “Magari,
significherebbe che anche il Lanciano militerà in Serie B. Lo spero per
me stesso e per la piazza che da dieci anni mancava dai play-off. E' da
tre stagioni che sono qui, quest'anno ci possiamo divertire”, ha concluso il difensore napoletano.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Da Catania a Novara: prosegue il tour italiano di Fabricio
La
scorsa settimana vi ho raccontato dell'approdo in Italia di
Fabricio Santos Lima, centrocampista brasiliano classe '94 che
resterà nel nostro paese fino al 7 giugno per una
serie di provini da sostenere con diverse società di
Serie A. Il primo si può ritenere superato abbondantemente, dato che
i dirigenti del Catania non ci penserebbero due volte ad ingaggiarlo
se non ci fosse l'ostacolo dello status da extracomunitario. Ma da
ieri, stando ad accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, il giovane si trova a Novarello dove
rimarrà fino a venerdì. Messosi in luce nel primo giorno di
allenamento con la Primavera piemontese, questo pomeriggio Fabricio
prenderà parte ad una gara amichevole della Primavera del Novara.
Sugli spalti è confermata la presenza di diversi addetti ai lavori e
osservatori: tanti occhi puntati su questo talento sudamericano che
potrebbe trasferirsi in Italia nel prossimo futuro.
14 maggio 2012
Ag. Icardi: "Debutto al di là delle aspettative. La sua spensieratezza per vincere i play-off"
La
sua zampata vincente ha permesso alla Sampdoria di espugnare il Menti
di Castellamare e battere 2-1 la Juve Stabia. Mauro Icardi da Rosario ha
avuto finalmente quello che si meritava, dopo più di un anno trascorso
fra Primavera e tribuna. Per
commentare l'esordio con gol dell'attaccante argentino, ho raggiunto in
esclusiva il suo procuratore Ulisse Savini, che gestisce gli interessi
del giovane insieme a Nunzio Marchione e Abian Morano.
Savini, si poteva immaginare un debutto migliore per Icardi?
“Sinceramente
speravo che entrasse in campo perché quella di sabato era la seconda o
terza convocazione da parte di Iachini. Finora, però, è stato sempre
mandato in tribuna, il fatto che fosse in panchina era già importante.
Me lo sentivo che potesse giocare, glielo avevo detto anche in
settimana, ma un debutto così bello non me l'aspettavo”.
Un segnale veramente positivo l'hanno dato i suoi compagni festeggiandolo dopo il gol...
“Sì,
è stata una rete fondamentale per la corsa ai play-off. Con il successo
a Castellamare si è è riusciti a mantenere i 4 punti di distanza dal
Padova e a stare addosso al Varese, il pareggio non sarebbe servito. Una
vittoria fondamentale e un gol importante”.
Quali sono le sensazioni del giocatore dopo più di un anno con la Primavera?
“Mauro
è contentissimo. Quando è arrivato a Genova gli abbiamo detto che
c'erano maggiori possibilità di giocare in prima squadra rispetto a
quante ne aveva a Barcellona, così le nostre parole si sono finalmente
concretizzate. Lui è molto contento, stare con la prima squadra lo
entusiasma”.
Potrebbe essere l'arma in più in vista dei play-off?
“Secondo
me sì perché, oltre ad avere un grande talento, ha un'altra
caratteristica: la spensieratezza del giovane che non ha paura di
giocare gare importanti e non sente la pressione come altri giocatori
più esperti che hanno una certa maturità. Mauro può dare qualcosa in
più, soprattutto in un momento così decisivo della stagione”.
Ag. Calaiò: "E' pronto a tornare. Al Palermo con Perinetti? Sarebbe felice. Destro da Nazionale"
Lasciatosi
ormai alle spalle l'infortunio che ha pesantemente condizionato la sua
stagione, Emanuele Calaiò è al lavoro per ritornare in forma in vista
della prossima stagione. Lo ha confermato Umberto Calaiò, fratello ed
agente dell'attaccante del Siena, intervistato in esclusiva.
Come sta tuo fratello Emanuele?
“Sta bene, è guarito e quindi non c'è alcun problema. Ha recuperato definitivamente e sta lavorando per tornare al 100%”.
Lo rivedremo a luglio in ritiro con il Siena?
“Sì sì,
sicuramente. Ha recuperato dall'infortunio in questi mesi, la frattura
che ha subito era composta. Si sta allenando e poteva essere con la
squadra già ieri a Napoli”.
Da palermitano non potrebbe seguire Perinetti e approdare in rosanero?
“Sarebbe
troppo facile (ride, ndr), non assocerei le due cose. Se Perinetti lo
chiama sarebbe contento, Palermo è la sua città e quella di Zamparini è
una società importante. Però non si è mai discusso di questo”.
Chi è stato suo partner d'attacco in questa stagione è Mattia Destro: merita la Nazionale?
“Secondo
me sì, anche perché guardando il panorama degli attaccanti, oltre a
Balotelli ed Immobile, giovani con quelle caratteristiche non mi sembra
ce ne siano”.
11 maggio 2012
Un ex Juve candidato per il dopo Panucci a Palermo
Dopo
l'addio di Christian Panucci lo scorso aprile, la poltrona di direttore
dell'area sportiva del Palermo potrebbe non restare vuota. Il
presidente Maurizio Zamparini pare essere alla ricerca di un altro uomo
mercato da affiancare a Giorgio Perinetti, in arrivo da Siena. A questo
proposito, stando ad accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, tra qualche giorno (o settimana)
ci sarà un incontro fra Zamparini e Alessio Secco. A due anni di
distanza da quelle dimissioni rassegnate in seguito a una delle stagioni
più deludenti della storia della Juventus, l'ex direttore sportivo del
club bianconero è pronto a rimettersi in gioco e magari proprio con i
rosanero, ma non è l'unico.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Luca Iannone per CalcioNews24.com
10 maggio 2012
Avv. Liberti: "Ipotesi ritiro per Corona, ma ecco il suo erede. Su Palermo e Catania..."
Dopo aver dimostrato
di essere un vero e proprio bomber in tutti i campionati dalla C2 alla
B, Giorgio Corona potrebbe appendere gli scarpini al chiodo alla fine di
questa stagione. Per conoscere il suo destino e approfondire altre
tematiche legate al calcio siciliano, ho intervistato in esclusiva l'avvocato e agente FIFA Pietro Liberti,
procuratore del centravanti palermitano.
Avvocato, questa sarà l'ultima stagione di Re Giorgio?
“Dico la verità,
ancora non abbiamo parlato di questo. Se se la sente ci prova,
altrimenti potrebbe anche ritirarsi. Se si aspettava la riconferma della
Juve Stabia l'anno scorso? Era stata paventata quest'ipotesi, poi però
non se n'è fatta più niente. Si è rivelata comunque una scelta giusta
perché la i ritmi della Serie B sarebbero stati pesanti per lui che la
prossima settimana compirà 38 anni. Alla fine è stato meglio così, ha
fatto un campionato con grandissima dignità con la maglia del Messina”.
Ha in mente un giocatore che, così come Corona, dai dilettanti potrebbe approdare in A o B?
“Uno pronto a
fare la stessa carriera è Andrea Saraniti, punta centrale moderna classe
'88 in forza al Ragusa. In questa stagione ha messo a segno 23 gol. Due
anni fa giocava nel Sorrento in C1 poi andò via per un colpo di testa,
ma ora è maturo per ripercorrere un certo tipo di carriera. Il prossimo
anno spero che possiate vederlo in Lega Pro”.
Quali sono i giovani talenti emergenti del calcio siciliano?
“Negli Allievi Nazionali del Catania
c'è Michele Canale, esterno d'attacco del '95. Qualche giovane
interessare uscirà sicuramente dall'HinterReggio che può vantare un
settore giovanile importante.
Nella squadra Juniores c'è un classe '95 australiano che, se riuscirà a
immedesimarsi negli schemi tattici italiani, potrà fare bene perché è
bravissimo. Ma anche Marguglio, esterno sinistro della prima squadra: ha
giocato 27 partite segna sbagliarne una. In Lega Pro, invece, non ho
visto quest'anno un giovane talentuoso; è una categoria che ha perso
moltissimo e non ci sono 'prodotti fatti in casa'. Attenzione ai
gioielli del Trapani, che ha degli attaccanti molto forti. Infine
segnalo Impagliazzo, centrale difensivo classe '92 in forza al Messina”.
Palermo e Catania pronte a rivoluzionare il proprio assetto societario: come cambieranno le cose?
“A Palermo ci sarà Giorgio Perinetti e
non può fare altro che migliorare una situazione completamente al
ribasso. Si può fare solo bene e Perinetti è senza dubbio uno dei
dirigenti più in gamba d'Italia. Insieme a lui, sbarcherà nel capoluogo
siciliano Daniele Faggiano che però non ha poteri decisionali.
A Catania, invece, sostituire Pietro Lo Monaco sarà difficilissimo. Il
Catania è una creatura partorita da lui, per quanto poi possa essere
bravo Gasparin. Lo Monaco sugli stranieri sbaglia una volta su dieci,
mentre a Palermo si sbaglia sei volte su dieci”.
Cosa ne pensa dell'idea di far partecipare al campionato cadetto le formazioni B delle grandi squadre di Serie A?
“A Crotone,
Grosseto, Modena, Padova hanno bisogno di una loro realtà e non di
essere una copia sbiadita delle squadre di Serie A. Se poi questa crisi
economica diverrà ancora più devastante, allora sì che le big di Serie A
potrebbero proporre una squadra da far giocare in cadetteria. Il
problema fondamentale è di bloccare questa esagerata circolazione di
stranieri, limitare il loro numero e dare maggiore considerazione ai
nostri giovani. Altrimenti il nostro settore giovanile non crescerà mai;
se continuiamo su questa strada non nasceranno altri Insigne e Verratti”.
Colombo: "Le mie favorite per la promozione dalla B alla A. Livorno, situazione complicata"
Mancano tre giornate al termine del campionato di Serie Bwin, ma la
classifica deve ancora emettere tanti dei suoi verdetti. Contattato in
esclusiva, l'esperto attaccante
Corrado Colombo, che nella sua carriera ha vinto tre volte il campionato
cadetto, si è espresso così sulle squadre che potrebbero salire nella
massima serie: “Per la promozione diretta vedo favorite Pescara e
Torino su tutte, ma attenzione al Verona. La compagine scaligera non ha
un vero bomber su cui fare affidamento, ma tra le mura casalinghe riesce
quasi sempre a vincere. E' una squadra da non sottovalutare. Per quanto
riguarda i play-off, tifo Sampdoria e credo che i blucerchiati
riusciranno a centrare l'obiettivo. Il sesto posto, invece, penso che se
lo meriti più il Varese rispetto al Padova”. In piena zona play-out c'è il Livorno, ex squadra di Colombo: “Sono
molto legato a questa piazza, ma penso che purtroppo quello che è
successo il mese scorso ha traumatizzato tutta la squadra. Già prima i
valori della formazione labronica non erano molto alti, poi dopo quello
che è successo la situazione è andata peggiorando”.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Luca Iannone per CalcioNews24.com
9 maggio 2012
Un giovane brasiliano in prova al Catania: lo aspettano anche altre di A
Il suo nome è Fabricio Santos Lima e non è di certo noto al grande
pubblico, ma da qui alla fine della sessione estiva di mercato sentiremo
sicuramente parlare di lui. Si tratta di un centrocampista di piede
mancino che può essere impiegato sia sulla fascia sinistra che da
interno sulla linea mediana e il prossimo agosto compirà 18 anni. A lui
aveva pensato anche il Chievo, non più di dodici mesi fa. Secondo
accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva,
Fabricio è sbarcato in Italia per un ciclo di provini da sostenere con
vari club della massima serie e farà ritorno in Brasile il 7 giugno. La
sua prima tappa è stata Catania, dove ieri ha sostenuto la sua prima
giornata di allenamento con la Primavera. Il classe '94 ha impressionato
positivamente tutti i componenti dello staff tecnico e della dirigenza
per la sua velocità e la sua grande qualità tecnica. Una volta conclusa
la settimana di prova con gli etnei, il brasiliano verrà testato almeno
da altri due o tre società di Serie A, tutte di fascia medio-alta.
Sembra dunque esserci un unico possibile ostacolo sulla strada che lo
porterebbe definitivamente in Italia: è extracomunitario. Un ostacolo,
però, non insormontabile quando si parla di giovani dal futuro
assicurato.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Luca Iannone per CalcioNews24.com
8 maggio 2012
Chiavaro: "L'addio di Lo Monaco è un punto interrogativo per il Catania. Montella..."
Si sta
per chiudere un campionato andato al di là delle più rosee aspettative
per il Catania, una delle più piacevoli sorprese di questa Serie A.
Domenica la squadra siciliana affronterà l'Udinese e secondo il grande
ex Luigi Chiavaro (134 volte in campo tra il 1974 e il 1981 con la maglia rossazzurra), contattato in esclusiva, sarà una partita vera: “Il
Catania quest'anno deve giocare con tutti fino in fondo, però
ovviamente ci saranno motivazioni molto diverse in campo. L'Udinese può
centrare la qualificazione in Champions League, ma credo che gli etnei
se la giocheranno”. Chiavaro si è poi espresso così su Pietro Lo
Monaco e Vincenzo Montella, due dei grandi artefici di questa stagione
memorabile: “Se il presidente Pulvirenti ha deciso di separarsi da
Lo Monaco, avrà ponderato tutte le conseguenze, i lati negativi e quelli
positivi. È un punto interrogativo, ma sicuramente Gasparin seguirà la
linea tracciata dalla società in questi anni. Montella, invece, è
assolutamente riconfermato, qui a Catania lo vogliono tutti bene. Sarà
lui a scegliere se andare via o fare un altro anno di apprendistato. Se è
già pronto per una grande squadra? Io penso di sì, ma è difficile dirlo
ora. Gestire un gruppo con ambizioni come quelle di una big è molto
diverso dal gestire una squadra come il Catania”.
Montecalvo: "Juventus, trenta e lode!"
Ho intervistato in esclusiva Fabio Montecalvo, presidente di FM Communications (azienda leader nel settore della comunicazione e del marketing)
e di WFM (World Football Management), oltre che grande tifoso
juventino, per commentare il trionfo tricolore della Juventus e le
ultime indiscrezioni che vorrebbero la sua azienda vicina proprio alla
società bianconera.
Agnelli, Marotta e Conte: che percentuale di meriti ha ognuno di loro?
Domenica sera eri in tribuna al Meazza: che derby hai visto?
Cosa ha avuto la Juventus in più del Milan?
Terza stella sì, terza stella no: tu da che parte stai?
Infine un commento alle ultime voci: è vero che FM Communications si occuperà in esclusiva del marketing della Juve?
Ad inizio stagione credevi fosse possibile che lo scudetto tornasse a Torino?
“A fine giugno, ho incontrato Antonio
Conte in Sardegna a Poltu Quatu, all'evento Sky Sport, pochi giorni
prima dell'inizio del rituro della Juventus. Ebbi modo di captare quanta
determinazione ci fosse sin da prima dell'inizio della stagione
agonistica, da parte del mister juventino. Avrebbe fatto di tutto per
raggiungere la conquista del titolo; ne fui impressionato davvero
positivamente. Poi il tutto si è verificato”.
Agnelli, Marotta e Conte: che percentuale di meriti ha ognuno di loro?
“Per una società che vince uno
scudetto o che raggiunge un altro traguarda importante, è necessario che
ogni singola divisione gestionale funzioni alla perfezione: il settore
tecnico, la direzione generale, il marketing e la comunicazione, la
logistica, ecc. Credo che nella circostanza chiamata Juventus, sia stato
proprio il gruppo messo su da Antonio Conte a rappresentare il valore
aggiunto per il raggiungimento del successo ottenuto; in termini
percentuali, credo al 70%”.
Domenica sera eri in tribuna al Meazza: che derby hai visto?
“A San Siro ho visto una bella
partita, frizzante, energica, con vere emozioni da derby; ripartenze da
entrambe le parti, con gesti tecnici apprezzabili e un tasso agonistico
abbastanza alto, ma è stata una gara corretta. Poi ad un certo punto del
match, ho visto il Milan divenire progressivamente quasi rinunciatario e
con un atteggiamento quasi malinconico, appesantito. Difatti, poi, mi è
dispiaciuto sportivamente vedere perdere la partita nei minuti finali.
Avevo creduto che il 2-2 sarebbe stato il punteggio finale”.
Cosa ha avuto la Juventus in più del Milan?
“A conferma di quanto detto prima, la
Juventus ha avuto dalla sua parte la forza e la bravura del gruppo.
Unito e affiatato, ove il professionismo estremo di taluni ha compensato
con l'esperienza il debutto di altri, per l'ingresso nel grande calcio o
meglio per esprimersi in un grande club. Cinismo, determinazione,
capacità di reazione anche nei momenti di crisi che ogni campionato
riserva, senza mai però allontanarsi dall'obiettivo primario di ogni
gara: il risultato. Tutto questo ha favorito i bianconeri nello sprint
finale verso la conquista dello scudetto, cosi come avevo del resto
previsto nelle ultime settimane dopo qualche recente segno di cedimento
da parte del Milan”.
Terza stella sì, terza stella no: tu da che parte stai?
“Io sono uno juventino a cui piaceva,
a undici anni, vedere le punizioni calciate da Michel Platini, le
parate di Stefano Tascconi, poi le reti di Roberto Baggio e dopo ancora
le giocate eclettiche di Zizou Zidane, le sciabolte alla Del Piero, i
gol di Trezeguet. Soprattutto mi è sempre piaciuto, nel corso degli
ultimi anni, veder vincere gli squadroni costruiti da Luciano Moggi.
Pertanto, senza ombra di dubbio...trenta e lode!”.
Infine un commento alle ultime voci: è vero che FM Communications si occuperà in esclusiva del marketing della Juve?
“FM Communications sarebbe molto
onorata di occuparsi di Juventus a tempo pieno, nella propria divisione
del marketing sportivo. Ma queste sono solamente proiezioni ben
auguranti per noi, come lo sarebbero per tutti i nostri competitors”.
7 maggio 2012
Fusi: "E' lo scudetto di Conte. Juve già competitiva per la nuova stagione"
Lo scudetto di Agnelli, di Marotta, di Conte e del gruppo; ma
soprattutto lo scudetto della Juventus, che sia il numero 28 o il 30. Per commentare questo ritorno al
successo della Vecchia Signora, abbiamo contattato in esclusiva l'ex
centrocampista bianconero Luca Fusi: “Va dato grande merito
all'allenatore Antonio Conte per aver creato la mentalità vincente di
questo gruppo di giocatori. Lui è il vero artefice di questo successo,
poi il gruppo è stato bravo a seguire le sue direttive. Cosa hanno avuto
i bianconeri più del Milan? La Juve ha avuto grande costanza e lo
dimostra il fatto che non ha mai perso. Anche nei momenti in cui le cose
non andavano nel migliore dei modi, la Juventus ha avuto delle risposte
positive sul campo. Il Milan, invece, si è fatto sorprendere in alcune
occasione; vedi i risultati casalinghi con Fiorentina e Bologna”. Ma questa Juve è già pronta per la Serie A e la Champions League del prossimo anno? “In
Italia non avrà problemi di competitività, il problema può nascere
quando si hanno tanti impegni. La Juventus dovrà rinforzare la rosa
soprattutto a livello numerico perché la squadra è già molto
competitiva. Se non perdi mai, vuol dire che hai qualcosa di veramente
importante”, ha concluso Fusi.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Luca Iannone per CalcioNews24.com
5 maggio 2012
Nicolini: "Bologna-Napoli gara aperta e vera, il peso dell'aspettativa..."
Da una parte il Bologna che saluterà a fine stagione il suo capitano
Marco Di Vaio, dall'altra il Napoli alla ricerca di punti pesanti per
consolidare il terzo posto. E' un match dalle mille motivazioni quello
in programma domenica pomeriggio al Dall'Ara e chissà che non possano
esserci delle sorprese. Per analizzare il confronto tra i felsinei e gli
azzurri, abbiamo raggiunto in esclusiva il
doppio ex Enrico Nicolini: “Mi aspetto una partita viva e vera. Il
Bologna ha dimostrato di voler fare le cose per bene nel finale di
campionato e questo potrebbe suonare in maniera insolita da noi in
Italia, anche se ultimamente la musica sta cambiando. Penso che sarà una
gara bella ma tirata, con un Bologna in grande condizione e il Napoli
che farà di tutto per centrare la vittoria. Una sfida combattuta e dal
risultato incerto. Gli azzurri avranno la necessità di vincere a tutti i
costi e dall'altra parte un avversario che può giocare con
tranquillità. Attenzione perché l'obbligo di vincere può portare a
frutti negativi”. Il tecnico rossoblu Pioli dovrà fare a meno degli squalificati Portanova, Konè e Ramirez: “Sono
assenze pesanti sia in avanti che dietro. Lo stesso Konè, quando è
stato impiegato, ha sempre fatto bene. Si tratta di tre perdite
importanti, fermo restando che c'è un Diamanti in grandissima condizione
e un Di Vaio che vorrà mettersi in risalto nella partita dell'addio. Il
Bologna è una squadra in grande salute ma ci sono queste defezioni
negative, che però non influenzeranno il risultato”, ha concluso Nicolini.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Ag. FIFA Cicchetti: "Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay: ecco i migliori talenti"
Che il mercato
rappresentato dal Sud America sia da sempre un'importante pozzo dal
quale tutti i club europei attingono ogni anno è noto a tutti, ma non
sono altrettanto noti i nomi di alcuni giovani talenti che
impreziosiscono il panorama calcistico del Nuovo Continente. Per
conoscere alcuni di questi e sapere qualcosa sul loro futuro, abbiamo contattato in esclusiva l'agente FIFA
Gianfranco Cicchetti, grande conoscitore del calcio e del mercato
sudamericano.
Paraguay - “Consiglio
Luis Nery Caballero, punta centrale del '90 in forza all'Olimpia
Asuncion. E' un centravanti moderno nel giro della nazionale paraguaiana
che sto proponendo ad alcune società di Serie A. E' dotato di
passaporto comunitario, potremmo paragonarlo a Gilardino. Gioca in
coppia d'attacco con Pablo Daniel Zeballos, che invece è una seconda
punta. Si tratta di un classe '87 seguito in passato dal Genoa, ma a
differenza di Caballero lui è extracomunitario. Mentre nel Club Libertad
c'è un talento assoluto, di livello mondiale: Mauro Andrés Caballero. Un attaccante centrale del '94 che si aggiudicherà una tra Chelsea e Bayern Monaco”.
Perù - “Qui il miglior giocatore in assoluto è Irven Ávila dello Sporting Cristal.
E' un attaccante classe '90 che potrebbe essere pargonato a Lavezzi o
Moralez, una seconda punta brevilinea rapida e sgusciante. Lo stanno
seguendo diversi club tra cui Udinese e Genoa”.
Colombia - ”Segnalo Jackson Martinez, prima punta venticinquenne che gioca in Messico nel Chiapas Fútbol Club.
Non ha il passaporto comunitario e su di lui ci sono Liverpool e Porto.
In Italia l'unico direttore sportivo che l'ha tenuto sotto osservazione
è stato Sartori del Chievo”.
Uruguay - “Alexis
Rolin è sicuramente da tenere d'occhio. Il centrale difensivo classe
'89 del Nacional Montevideo potrebbe andare all'Udinese, è il nuovo
Thiago Silva. Sempre nel Nacional milita Matias Vecino. Un regista alla
Pirlo classe '91 della nazionale Under 20 uruguaiana. Poi ci sono i già
noti Gonzalo Bueno, prima punta del '93 che dovrebbe andare al Bologna
ma pare che la trattativa si sia arenata, e Facundo Piriz,
centrocampista centrale del '90 finito nel mirino di Bologna e Udinese”.
Brasile - “Rafael,
estremo difensore classe '90 di proprietà del Santos, potrebbe andare
al Milan. Seguitissimo dall'Inter è invece Oscar, centrocampista
centrale dell'Internacional nato nel '91. Da prendere subito, perché in
scadenza di contratto con il San Paolo, è Bruno Uvini. Il difensore
centrale poteva andare in Inghilterra a gennaio, poi però le trattative
non sono andate a buon fine. Infine Dedè, difensore centrale '88 del
Vasco da Gama, il cui presso ultimamente è sceso”.
Argentina - “Nel
Banfield ci sono due giocatori da tenere d'occhio: il terzino mancino
classe '90 Nicolas Tagliafico e l'attaccante '91 Facundo Ferreyra,
entrambi già pronti per la Serie A. Lo Monaco ci aveva messo sopra gli
occhi per primo, ma Leonel Galeano, difensore centrale nato nel '91, è
tutt'ora all'Independiente. Mentre nel River Plate ci sono German
Pezzella, centrale difensivo '91, oltre ai già noti Lucas Ocampos ed
Ezequiel Cirigliano: il primo piace alla Juve, la Roma è molto vicina al
secondo. Tornando a Lo Monaco, l'ormai ex amministratore delegato del
Catania si porterà con sé Pablo Mouche, attaccante del Boca Juniors, nel
suo prossimo club. Il Napoli, invece, è vicinissimo ad aggiudicarsi le
prestazioni di Facundo Roncaglia, difensore del Boca classe '87. Infine
un nome meno chiacchierato nell'ultimo periodo, quello del
centrocampista del Racing Avellaneda Claudio Yacob: è fortissimo”.
4 maggio 2012
Padalino: "Il Lecce può salvarsi, per la Fiorentina sarà dura"
Sarà la sfida tra Lecce e Fiorentina ad aprire la 37esima giornata di
Serie A, penultima di questo campionato. Per analizzare il match del Via
del Mare, contattato in esclusiva
il doppio ex Pasquale Padalino: "Credo che per la Fiorentina sarà
abbastanza dura perché c'è questa cornice di situazioni extra
calcistiche che influenzeranno sicuramente la gara e la prestazione
della squadra. Il cambio di allenatore potrebbe far accendere la
scintilla, ma potrebbe anche essere un macigno. In ogni caso, il
pareggio servirebbe più alla Fiorentina che al Lecce". L'ex difensore si è poi espresso così sulle possibilità di permanenza in Serie A della squadra di Cosmi: "Nel
calcio non c'è niente di stabilito, tutto può accadere e molto è legato
a quello che accadrà con i giudizi definitivi del procuratore federale
Palazzi nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse. Siccome nulla è
ancora definito, tutte le squadre faranno più di quanto è nelle loro
possibilità. Penso comunque che il Lecce abbia le potenzialità per
raggiungere la salvezza".
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Luca Iannone per CalcioNews24.com
L'ex Napoli Baglieri: "Vi presento l'ASD Sporting Baglieri Scuola Calcio"
Con tutta l'esperienza accumulata nel Napoli e poi in Serie B con Ancona,
Foggia, Lecce e Castel di Sangro negli anni '90, poco più di due anni
fa Cristian Baglieri ha deciso di aprire una scuola calcio a Portopalo
di Capo Passero, vicino alla sua Pachino (in provincia di Siracusa). Per
sapere qualcosa di più sulla Sporting Baglieri Scuola Calcio, abbiamo raggiunto in esclusiva proprio l'ex attaccante.
Quando e come è nata l'ASD Sporting Baglieri Scuola Calcio?
“Questa
società è nata a marzo 2010 e l'abbiamo fondata io, mio padre
Salvatore, mio fratello Corrado e mio cognato Francesco Spatola. Noi
tutti eravamo dell'idea di aprire una scuola calcio nella nostra
Portopalo di Capo Passero, in provincia di Siracusa. Abbiamo sempre
pensato di aprire una scuola calcio e siamo soddisfatti di esserci
riusciti. Attualmente contiamo novanta ragazzi e andiamo avanti per
crescere ancora di più. Vogliamo dare visibilità a questi ragazzi,
questa è una realtà importante e noi vogliamo fare qualcosa di diverso.
Siamo contenti, anche se stiamo andando avanti con tante difficoltà.
Cerchiamo di dare una mano a questi ragazzi, siamo a loro completa
disposizione. Ci teniamo a loro perché la nostra è tutta una famiglia ed
è questa la soddisfazione maggiore. Lavoriamo per farli diventare prima
uomini e poi calciatori”.
E siete in contatto anche con grandi club...
“Noi
stiamo dando un'occhiata in giro. Ho parlato con la dirigenza del
Chievo e mi hanno detto che ci daranno una mano il prossimo anno, mentre
dal Palermo non hanno dato una risposta positiva. Noi, comunque,
preferiamo non fermarci ad una sola società ma vogliamo ampliare il
ventaglio di società affiliate e spaziare dappertutto”.
Come è strutturata la vostra società?
“Abbiamo
le categorie Piccoli amici, Pulcini, Esordienti, Giovanissimi e Allievi
fino alla squadra femminile di calcio a cinque. Abbiamo istruttori
professori ISEF per i ragazzini più piccoli e poi degli educatori che
sono dei miei carissimi amici, siamo fortunati anche in questo senso.
Fortunatamente ho trovato ottime persone sulle quali fare affidamento;
io faccio spola tra Mantova e la Sicilia due volte al mese, ma se non
avessi avuto queste persone avrei avuto difficoltà e fatto fatica. Da
parte nostra stiamo facendo dei sacrifici: ci sono difficoltà
soprattutto per quanto riguarda le strutture e i campi da gioco”.
Avete anche ricevuto visite importanti in questi anni...
“L'anno
scorso abbiamo avuto la visita di Angelo Sormani, grande ex attaccante
del Milan e mio allenatore ai tempi del settore giovanile del Napoli.
Quando l'ho contattato non se l'è fatto ripetere due volte ed è venuto
qui a darmi una mano per un paio di giorni. Oltre a lui è venuto a
trovarci anche Sergio Girardi, ex portiere di Inter, Palermo e Genoa. Lo
conosco benissimo e stiamo cercando di instaurare un rapporto
importante, creando scuola di portiere a Mantova e una qui in Sicilia. I
progetti che abbiamo sono importanti, ma bisogna stare coi piedi per
terra. La loro è stata una visita familiare, entrambi si sono messi a
disposizione dei ragazzi: sono state due bellissime giornate di sport.
Poi sono venuti qui Gastaldello e Mascara, devo ringraziare questi
grandi campioni per averci dato una mano. Ora sto tentando di portare
qua Ciccio Graziani e di invogliarlo a fare un salto dalle nostre parti,
dove il mare e l'ambiente sono una grande attrattiva”.
Civitarese: "Tutto quello che c'è da sapere sul mental coaching"
Il suo nome è Roberto Civitarese ed è
ormai noto in tutto il panorama del calcio italiano; ma lui di
professione non è né un calciatore, né un allenatore, né un dirigente,
né un agente: lui è un mental coach. Che cosa significa? Abbiamo posto questa domanda allo stesso Civitarese.
Roberto, puoi spiegarci esattamente in cosa consiste il tuo lavoro?
“Il mio lavoro consiste sostanzialmente in un allenamento mentale che l'atleta professionista deve apprendere nel suo percorso di crescita e miglioramento e lo scopo di questo allenamento è ottenere il meglio da sé stessi e di conseguenza dalle sue prestazioni sportive. Consiste anche nel trovare le motivazioni, raggiungere la giusta concentrazione, prima di una prestazione e poi serve anche dopo, nel registrare alcune situazioni sia positive sia negative che avvengono in una certa gara”.
Come la tua attività viene adattata agli sportivi delle diverse discipline?
“Quando ho iniziato la mia attività avevo inteso di svolgerla come coaching sportivo a 360 gradi e quindi svolgevo l'attività con diversi atleti. Ho iniziato allenando mentalmente un nuotatore, poi due motociclisti di moto cross, una pattinatrice e altri sportivi che praticano golf e tennis. La differenza principale è tra sport individuali e sport di squadra, ma il funzionamento della produzione di un modello è adattabile a qualsiasi tipo di disciplina sportiva. Poi io ho scelto per passione di attuare questo modello alle dinamiche del calcio, per una serie di ragioni. Mi sono accorto che il calcio vive pressioni molto più forti, attese più pressanti, tempi più forti e ho quindi pensato che il mio lavoro potesse essere più utile in questo campo”.
Si parla tanto di mentalizzazione e di mentalizzare: ma cosa significa?
“Sono due termini che ha usato per primo Walter Zenga quando è stato allenatore del Catania prima e del Palermo dopo. Lui intendeva dire che i giocatori devono tener conto anche della questione mentale, devono restare concentrati o, come uso dire io, focalizzati su determinati aspetti che possono permettere di migliorare le prestazioni e ottenere dei risultati positivi. Poi sono diventate parole di uso comune, ma credo che il significato sia riconducibile a questo. La traduzione potrebbe essere: utilizzare al meglio le risorse mentali”.
Il tuo libro 'Gioco di Testa' ha riscosso molto successo, segno che l'argomento interessa sempre di più...
“Il merito del successo è legato sì all'argomento ma anche al fatto che non esiste moltissima offerta sul mercato. Ci sono tanti manuali, tanti libri sullo sviluppo personale e sull'approccio mentale. Questo libro, però, è specifico per il calciatore; qualcuno l'ha definito 'manuale del calciatore'. Credo proprio che il successo derivi anche dal taglio molto specifico legato al gioco del calcio”.
Come mai il mental coaching si sta diffondendo e sviluppando soltanto in questi anni?
“Credo proprio per la difficoltà che ho riscontrato e riscontro tutt'oggi nel far accettare al sistema calcio che si tratta di un nervo scoperto, è un'area dove c'è poco approfondimento e viene lasciata alla gestione dell'allenatore, del dirigente o dello stesso calciatore. E' stato il mondo del calcio a rifiutare questa figura per moltissimo tempo. Oggi, invece, l'accettazione è diversa e qualche spiraglio c'è”.
Per il 2 giugno hai organizzato a Bologna una giornata di formazione per gli allenatori di calcio...
“Mi sono accorto in questi anni e, soprattutto in questa stagione, che sempre più tecnici vengono esonerati; quest'anno c'è stato il record di avvicendamenti in panchina tra Serie A e B. Ho pensato che uno degli aspetti più complessi sia quello della gestione del gruppo e del proprio lavoro rispetto ai risultati, alla squadra, alla società e alla tifoseria. Credo che l'aspetto mentale della gestione corretta del proprio stato d'animo e della comunicazione nei confronti di tutti gli addetti ai lavori, possa fare la differenza. In questo seminario della durata di un giorno io voglio consegnare nelle mani degli allenatori qualche strumento da usare nel lavoro quotidiano, nel rapporto con giocatori, dirigenti, tifosi e giornalisti. Per maggiori informazioni e dettagli visitate il mio sito robertocivitarese.it”.
Luca Iannone per OggiNotizie.it
Roberto, puoi spiegarci esattamente in cosa consiste il tuo lavoro?
“Il mio lavoro consiste sostanzialmente in un allenamento mentale che l'atleta professionista deve apprendere nel suo percorso di crescita e miglioramento e lo scopo di questo allenamento è ottenere il meglio da sé stessi e di conseguenza dalle sue prestazioni sportive. Consiste anche nel trovare le motivazioni, raggiungere la giusta concentrazione, prima di una prestazione e poi serve anche dopo, nel registrare alcune situazioni sia positive sia negative che avvengono in una certa gara”.
Come la tua attività viene adattata agli sportivi delle diverse discipline?
“Quando ho iniziato la mia attività avevo inteso di svolgerla come coaching sportivo a 360 gradi e quindi svolgevo l'attività con diversi atleti. Ho iniziato allenando mentalmente un nuotatore, poi due motociclisti di moto cross, una pattinatrice e altri sportivi che praticano golf e tennis. La differenza principale è tra sport individuali e sport di squadra, ma il funzionamento della produzione di un modello è adattabile a qualsiasi tipo di disciplina sportiva. Poi io ho scelto per passione di attuare questo modello alle dinamiche del calcio, per una serie di ragioni. Mi sono accorto che il calcio vive pressioni molto più forti, attese più pressanti, tempi più forti e ho quindi pensato che il mio lavoro potesse essere più utile in questo campo”.
Si parla tanto di mentalizzazione e di mentalizzare: ma cosa significa?
“Sono due termini che ha usato per primo Walter Zenga quando è stato allenatore del Catania prima e del Palermo dopo. Lui intendeva dire che i giocatori devono tener conto anche della questione mentale, devono restare concentrati o, come uso dire io, focalizzati su determinati aspetti che possono permettere di migliorare le prestazioni e ottenere dei risultati positivi. Poi sono diventate parole di uso comune, ma credo che il significato sia riconducibile a questo. La traduzione potrebbe essere: utilizzare al meglio le risorse mentali”.
Il tuo libro 'Gioco di Testa' ha riscosso molto successo, segno che l'argomento interessa sempre di più...
“Il merito del successo è legato sì all'argomento ma anche al fatto che non esiste moltissima offerta sul mercato. Ci sono tanti manuali, tanti libri sullo sviluppo personale e sull'approccio mentale. Questo libro, però, è specifico per il calciatore; qualcuno l'ha definito 'manuale del calciatore'. Credo proprio che il successo derivi anche dal taglio molto specifico legato al gioco del calcio”.
Come mai il mental coaching si sta diffondendo e sviluppando soltanto in questi anni?
“Credo proprio per la difficoltà che ho riscontrato e riscontro tutt'oggi nel far accettare al sistema calcio che si tratta di un nervo scoperto, è un'area dove c'è poco approfondimento e viene lasciata alla gestione dell'allenatore, del dirigente o dello stesso calciatore. E' stato il mondo del calcio a rifiutare questa figura per moltissimo tempo. Oggi, invece, l'accettazione è diversa e qualche spiraglio c'è”.
Per il 2 giugno hai organizzato a Bologna una giornata di formazione per gli allenatori di calcio...
“Mi sono accorto in questi anni e, soprattutto in questa stagione, che sempre più tecnici vengono esonerati; quest'anno c'è stato il record di avvicendamenti in panchina tra Serie A e B. Ho pensato che uno degli aspetti più complessi sia quello della gestione del gruppo e del proprio lavoro rispetto ai risultati, alla squadra, alla società e alla tifoseria. Credo che l'aspetto mentale della gestione corretta del proprio stato d'animo e della comunicazione nei confronti di tutti gli addetti ai lavori, possa fare la differenza. In questo seminario della durata di un giorno io voglio consegnare nelle mani degli allenatori qualche strumento da usare nel lavoro quotidiano, nel rapporto con giocatori, dirigenti, tifosi e giornalisti. Per maggiori informazioni e dettagli visitate il mio sito robertocivitarese.it”.
Luca Iannone per OggiNotizie.it
3 maggio 2012
Righetti: "Troppa confusione su Luis Enrique, ma i tifosi della Roma sono grandi"
Non si respira di certo un'aria buona in casa Roma, soprattutto a causa
degli ultimi risultati ma anche delle tante voci che vedono protagonista
la società capitolina e i suoi tesserati. Per approfondire l'argomento, abbiamo raggiunto in
esclusiva l'ex difensore Ubaldo Righetti, che ha collezionato più di 100
presenze con la casacca giallorossa: “Adesso l'importante è
chiudere queste due partite cercando di vincerle. Approdare in Europa è
difficile, ma i giallorossi hanno il dovere di provarci sia per loro
stessi, sia per rispetto dei tifosi che per la società. Le motivazioni
ci sono e così possono dare il segnale che sono vivi, bisogna lavorare
sotto questo aspetto. Per il prossimo anno, invece, c'è un po' di
confusione e lo dimostrano le recenti dichiarazioni di Sabatini su Luis
Enrique. Credo, comunque, che una società debba essere pronta molto
prima per una stagione nuova; la società già sa se il futuro del tecnico
asturiano sarà a Roma o altrove. Non credo che bisogni arrivare
all'ultima partita e poi decidere, la programmazione si fa prima”. Baldini ha detto che Roma è più pronta di altre piazze per progetti come quello intrapreso la scorsa estate: “Il
tifoso giallorosso ha dimostrato ancora una volta di essere grande: ha
aspettato con serenità, supportando la squadra e dando il proprio
sostegno. Credo che sia normale un po' di malumore quando sei fuori dai
giochi. Baldini ha detto una cosa giusta, ma già si conosceva questa
maturità e la si è dimostrata anche in altre circostanze. Nella
capitale, sponda giallorossa, bisogna avere la capacità di portare verso
di te il pubblico perché quello che riesce a trasmetterti è difficile
trovarlo da altre parti e questo posso dirlo per esperienza. Quando si
lamenta è perché vuole sollecitarti a fare meglio. Il pubblico ha
lavorato veramente bene ed è uscito a testa alta”, ha concluso Righetti.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Casale: "Il Lecce si salverà, soprattutto grazie a Cosmi"
Nonostante il pareggio ottenuto ieri allo Juventus Stadium, il Lecce si
trova ancora al terz'ultimo posto in classifica a causa del ritorno al
successo del Genoa. Per analizzare il momento della compagine salentina, contattato l'ex bandiera
giallorossa Stefano Casale: “Io sono convinto che il Lecce si possa
salvare e che in queste ultime due partite otterrà sei punti, mentre il
Genoa non credo ce la farà. Peccato per la sconfitta con il Parma in
casa, ma credo che i giallorossi ce la possano fare. Sono ottimista,
anche perché il fatto di non aver perso a Torino è molto importante”. Dopo aver sottolineato che “l'assenza di Cuadrado è pesante”, Casale ha poi voluto evidenziare il gran lavoro svolto dal tecnico Serse Cosmi: “Ha
portato una ventata di positività con il suo carattere forte, abituato a
giocare partite importanti per la salvezza. L'80% dei risultati è
frutto del suo ottimo lavoro. Perdere qualche partita ci può stare, però
credo che il Lecce sia cresciuto molto con Cosmi. Se anche la squadra è
pronta per la Serie A? Secondo me sì. Da quando è arrivato Cosmi il
Lecce ha fatto abbastanza bene per quello che è l'obiettivo di squadra e
società. Se dovesse salvarsi, non ci sarebbero da fare particolari
ritocchi; per com'è l'ossatura dell'organico attuale, credo che possa
far bene”.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Bomber Morga: "Contento di aver condotto il Giulianova alla salvezza, ora sogno la B"
Tra gli attaccanti
che meglio si sono comportati in questo campionato di Lega Pro, spicca
fra gli altri anche il nome di Francesco Morga. Il bomber del
Giulianova, con le sue 14 reti, ha trascinato i giallorossi verso la
permanenza in Seconda Divisione e adesso spera nella chiamata di una
società più blasonata. Lo abbiamo contattato
in esclusiva per sapere qualcosa in più riguardo il suo presente ma,
soprattutto, riguardo il suo futuro.
Avete conquistato la salvezza con una giornata d'anticipo: che aria si respira nello spogliatoio?
“Si
respira un'aria buona perché stavamo passando un periodo non proprio
positivo a causa di vari problemi: dalle partite giocate in campo
neutro, a quelli che riguardano la società. Ma noi abbiamo risposto
disputando un grande girone di andata e domenica scorsa siamo riusciti a
raggiungere meritatamente l'obiettivo stagionale”.
Hai messo a segno 14 gol in 35 presenze, un bel bottino per chi lotta per salvarsi...
“Sono
contento. Soprattutto perché sono stati gol importanti sia per me che
per la squadra, ci hanno fatto guadagnare punti importanti. Sono stati
gol molto pesanti”.
Forse in pochi ricorderanno che hai militato nel Genoa per una stagione (2005-06): cosa ti porti dietro di quella esperienza?
“E'
stata un'esperienza molto importante per me. Avevo solo diciotto anni
ma giocavo insieme a calciatori del calibro di Marco Rossi, Scarpi,
Tedesco che hanno avuto una grande carriera. Poi sono uscito fuori dal
giro a causa di alcune problematiche e ho dovuto riniziare da capo. Anno
dopo anno sto cercando di riprendermi ciò che avevo ottenuto, ma
sicuramente ho imparato molto da quella esperienza”.
Quali sono i tuoi progetti per il prossimo futuro?
“Sto
valutando un po' di situazioni, per fortuna qualcosa si muove visto che
la mia è stata una buona annata. Il mio contratto scadrà a giugno e io
spero di rientrare nel calcio che conta per cercare qualche
soddisfazione in più. Le voci sulla Reggina a gennaio? So che sono
circolati alcuni rumors e che c'è qualcosa per quanto riguarda
l'interesse della società calabrese. Personalmente, però, non mi è mai
stato detto niente: so soltanto che mi hanno seguito”.
Tutti hanno un sogno nel cassetto: qual è il tuo?
“Il
mio sogno è quello di tornare nel calcio ad alti livelli, sperando di
realizzare qualcosa di importante. Cercherò di prendere ciò che mi
capita e di giocarmi le mie carte come ho sempre fatto: con la massima
disponibilità e massimo impegno. Magari in Serie B...”.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
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