22 novembre 2012

Ag. FIFA Maselli: "Damonte, D'Alessandro, Esposito e Miracoli: vi racconto passato, presente e futuro"

Ho raggiunto in esclusiva l'agente FIFA Marco Maselli. Nella sua scuderia troviamo giovani interessanti e grande prospettiva come il centrocampista classe '90 del Varese Loris Damonte, il terzino classe '89 della Reggina Matteo D'Alessandro, l'esterno classe '90 del Grosseto Simone Esposito e l'attaccante classe '92 Luca Miracoli attualmente in forza alla Feralpisalò. Maselli ha fatto una panoramica a trecentosessanta gradi proprio su questi quattro giocatori.

Damonte - “Ad oggi il percorso di Damonte rappresenta un’idea alternativa al discorso tradizionale che vede un Primavera andare a fare esperienza in prima squadra in Lega Pro. Loris, dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili del Genoa e aver vinto tutto, soffriva la tanta concorrenza con elementi di spicco che oggi militano tra A e B e giocava con poca continuità. Ad un certo punto della stagione ha manifestato l’intenzione di trovarla altrove, ma in quel momento storico era aperto solamente il mercato dei dilettanti. Il Savona, che allora militava in Serie D, poteva costituire la destinazione migliore ma sia io che il Genoa, credendo nelle potenzialità del ragazzo, abbiamo ritenuto fosse meglio fargli fare un percorso più difficile, ma che poteva regalare maggiori soddisfazioni. Loris così si è messo in discussione e a gennaio 2009, dopo un periodo di prova, è passato all’Alessandria alternando prove mirabolanti con la Berretti a prestazioni importanti con la prima squadra, culminanti con la semifinale play-off persa dall’Alessandria contro la Salernitana. Nella stagione 2010/11 mise a segno sei gol, un bottino eccezionale per un centrocampista centrale. Nell'estate 2011 la cessione della metà dell’Alessandria al Varese che si è assicurato le prestazioni del ragazzo, oggi al secondo anno da protagonista in Serie Bwin con la maglia biancorossa. La comproprietà tra Genoa e Varese è stata rinnovata a giugno fino al termine di questa stagione. La cosa più bella è che oggi Loris, per il suo spirito di sacrificio, viene portato dal Genoa come esempio di ragazzo intelligente che ha saputo mettersi in discussione e ricominciare dal basso per puntare in alto”.

D'Alessandro - Pupillo di Gasperini ai tempi del Genoa, è andato a fare esperienza nella Reggiana, divenendo, dopo due anni di militanza in questa squadra, il miglior giovane terzino della categoria. La Reggina ha colto l’occasione al volo e oggi Matteo è al suo secondo anno tra i protagonisti nella compagine calabrese, ma metà del suo cartellino è sempre di proprietà del Genoa. E’ un ragazzo che con la giusta cattiveria e determinazione può puntare alla massima serie”.

Esposito - Simone è stato il giocatore più giovane ad esordire in Champions League nella storia della Juventus. E’ un ragazzo del ’90 che ha fatto parte della famosa nidiata della Juve, i cui nomi di maggior spicco sono quelli di Immobile, Rossi, Marrone, Castiglia, Pinsoglio. E’ dotato di grossa tecnica ed è uno di quei giocatori capaci di emozionare gli spettatori con giocate spettacolari e imprevedibili. A gennaio scorso il Grosseto lo ha prelevato in comproprietà dal club bianconero. Se sarà bravo a trovare la giusta costanza, sono convinto che potrà arrivare molto in alto”.

Miracoli - Dopo aver fatto tutta la trafila del settore giovanile del Genoa, si è messo in discussione andando a giocare nella Valenzana, una società che tradizionalmente ha sempre fatto giocare i giovani con continuità. Luca è stato bravo a far parlare il campo e l'anno scorso è stato l’unico ’92 in Lega Pro a realizzare dieci gol. Oltre ad essere un ragazzo intelligente, è dotato di un'ottima struttura e di un buon piede sinistro. Ha catturato l’attenzione di molti club, tra questi il Varese che è stato il più lesto ad acquisire la metà del suo cartellino (l'altra metà è del Genoa, ndr) dopo aver monitorato le sue prestazioni. Da lì poi l’idea, dopo un ritiro estivo importante, di farlo maturare da protagonista in prestito alla Feralpisalò. Sta giocando con continuità e, partita dopo partita, denota una costante maturazione”.

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