Che aria si respira a Bologna dopo il ritorno al successo contro il Palermo?
“Nonostante
la vittoria di domenica scorsa, l'aria resta comunque tesa soprattutto
nei confronti della società. Durante la partita con il Palermo, il
presidente Guaraldi e i vertici della società felsinea sono stati
contestati dalla tifoseria che non perdona le partenze dei vari Ramirez,
Gillet, Mudingayi e Raggi. Questi giocatori ceduti in estate non sono
stati sostituiti a dovere, eccezion fatta per Gilardino che ha preso il
posto di Di Vaio. Per la squadra però sono stati tre punti fondamentali,
perché perdere significava cadere nel baratro. Il successo ha permesso
di ritrovare lo spirito e la voglia di mettere la gamba, cosa che
Diamanti aveva sottolineato fosse venuta a mancare. Adesso, però, ci
sono 5-6 giocatori infortunati e solo due attaccanti a disposizione di
Pioli. Il Bologna è in emergenza perché i giocatori sono contati e
bisognerà compiere delle scelte obbligate”.
Ma la posizione di Pioli resta ancora in bilico?
“Guaraldi
è stato molto chiaro su questo argomento: o ci si salva con Pioli o si
retrocede in Serie B con Pioli. I tifosi, comunque, hanno dimostrato un
totale e incondizionato appoggio al tecnico rossoblu e ai giocatori,
anche dopo le sconfitte”.
Quale dovrebbe essere l'undici iniziale rossoblu?
“Davanti
ad Agliardi tra i pali, il trio difensivo dovrebbe essere composto da
Antonsson, Sorensen centrale e Cherubin. A centrocampo, sulla corsia
destra Motta sostituirà l'infortunato Garcis mentre sull'altra fascia
agirà Morleo, i centrali saranno Guarente e Perez. Davanti ci sarà
Diamanti a supporto delle due punte, Gabbiadini e Gilardino”.
Il tridente Diamanti-Gabbiadini-Gilardino ha poco a che vedere con la posizione in classifica del Bologna...
“Già
l'anno scorso l'attacco era il punto di forza del Bologna; poche
squadre potevano e possono presentare un reparto avanzato come quello
formato da Ramirez, Diamanti e Di Vaio. L'attacco è di grande livello
anche quest'anno, ma indebolito perché Gabbiadini non è Ramirez.
Diamanti invece è cresciuto e maturato. I problemi, però, non riguardano
tanto l'attacco titolare ma i rimpiazzi. Fuori i tre titolari, non ci
sono elementi che possano sostituirli adeguatamente. Acquafresca ha
dimostrato di non essere all'altezza di giocare da titolare in Serie A,
mentre sta trovando spazio Paponi che l'anno scorso spesso non era
neanche tra i convocati. In più c'è un centrocampo che ha perso qualità e
non riesce ad assistere come dovrebbe gli attaccanti”.
Che tipo di partita ti aspetti domani?
“Mi
aspetto una gara molto attenta da parte di entrambe le squadre e
abbastanza chiusa, dato che ci si gioca molto. Perdere domani
significherebbe ricomplicare la situazione che si era risollevata una
settimana fa. Non dico che il Bologna debba puntare ad uscire dal
Ferraris con un solo punto, ma un pareggio darebbe continuità di
risultati e permetterebbe di rimanere attaccati al treno salvezza”.
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