1 novembre 2012

De Rosa: "Genoa, con la Fiorentina sarà dura. Delneri super allenatore, ma l'esonero di De Canio non ci voleva"

Il successo manca ormai da cinque giornate in casa Genoa e a farne le spese è stato Luigi De Canio, che lasciato il posto in panchina a Luigi Delneri. Frey e compagni andranno alla disperata caccia dei tre punti contro la Fiorentina, ospite questa sera al Luigi Ferraris. Uno che conosce bene l'ambiente genoano è Gaetano De Rosa, protagonista della risalita in Serie A con il Grifone, che ha indossato per due anni la casacca rossoblu. Lo ho intervistato in esclusiva.

Gaetano, che partita ti aspetti da parte del Grifone?
Sarà indubbiamente una partita molto dura. E' difficile affrontare questa Fiorentina, una squadra molto forte che ha iniziato bene questo campionato e ha trovato la sua identità grazie al lavoro del tecnico Montella. Il Genoa, purtroppo, è ancora un cantiere aperto, si sta cercando di ricominciare dalle fondamenta. Ci auspicavamo che non ci fossero dei ribaltoni in panchina per non incorrere in situazioni come quella che si è creata lo scorso anno. Il cambio in panchina invece c'è stato. Delneri avrà sicuramente bisogno di tempo, ma la competenza e la qualità sono indiscusse: è un super allenatore. Però ha iniziato a campionato in corso e non sempre si trova una squadra strutturata secondo la propria ideologia. Dovrà avere modo e tempo di adattarsi, di conoscere i suoi giocatori e di trovare un assetto solido. Avendo perso molto terreno si ritrova a rincorrere, ma rincorrere non è mai facile. L'aspettativa cresce domenica dopo domenica in questa piazza importantissima che merita una posizione di classifica totalmente diversa”.

Tanti assenti per il Genoa, uno su tutti il tuo ex compagno Borriello...
La sua assenza avrà un peso determinate, Marco ricopre grande importanza. Mi auspico che possa ritornare in campo il prima possibile e che possa ripetersi in rossoblu come cinque anni fa quando disputò una stagione strabiliante. Se lo meriterebbe, possiede le qualità per giocare sempre ad alti livelli. Il Genoa deve pensare a recuperare anche altri giocatori, perché ci sono forti individualità che hanno ancora tanto da dare”.

Ti aspettavi il cambio in panchina De Canio-Delneri?
Sinceramente non me lo aspettavo, però è chiaro che solo chi è presente all'interno e vive la squadra sa quali sono i vantaggi del cambio. Se è successo questo, significa che che non si riusciva più a venirsi incontro e quindi adesso c'è bisogno di ricominciare da capo. Il tempo c'è per riassestare il tiro, ma serve un clima funzionale, sereno e compatto. Bisogna comprendere che il Genoa sta avendo delle difficoltà enormi e non necessariamente trovare un capro espiatorio. E questo lo devono fare tutti i componenti dell'ambiente rossoblu: dalla società ai tifosi, dall'allenatore alla stampa. C'è bisogno di un segnale di grande cultura e di responsabilità. Bisogna vivere il calcio come un momento di aggregazione, con spirito di festa e di sana competizione senza aggravare i tanti problemi che già esistono. Il calcio è una passione che va vissuta al dilà dei risultati”.

Infine, dove può arrivare questo Genoa?
L'obiettivo primario deve essere quello di venire fuori dalla zona calda della classifica. Bisogna raggiungere una posizione che dia serenità e permetta di poter pensare con maggiore tranquillità. Il Genoa deve togliersi di dosso quelle pressioni che possono risucchiarti nei bassifondi e in situazioni non facili”.

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