La sfida tra Napoli e Milan non è mai
una partita qualsiasi. Sabato sera, nel posticipo della prossima
giornata di campionato, le due squadre si daranno battaglia al San Paolo
per cercare di portare a casa punti preziosi. Per analizzare il momento
delle due squadre, ho contattato in esclusiva l'ex attaccante Giuseppe Incocciati, che in carriera ha vestito sia la maglia dei partenopei che quella dei rossoneri: “Da
una parte c'è il Napoli che ha ritrovato la brillantezza, la sua forza
propulsiva e quindi è in salute. Dall'altra parte ecco invece un Milan
che non riesce a uscire da questo tunnel in cui si ritrova da troppo
tempo. E una squadra che ha delle evidenti difficoltà di gioco per il
semplice motivo che alcuni giocatori non stanno rendendo come ci si
aspettava. Il Milan non può essere più quello degli anni passati, la
cosiddetta 'spending review' ha sacrificato giocatori importanti in
tutti i reparti, da Ibrahimovic a Thiago Silva passando per Nesta e
Seedorf, e credo che i problemi siano riconducibili anche a questo”. Non sarà un match decisivo per il campionato, ma potrebbe esserlo per il futuro di Massimiliano Allegri.
Nel caso in cui dovesse arrivare un'altra sconfitta, allora la società
di via Turati potrebbe decidere di cambiare guida tecnica: “Se le
cose non dovessero andare bene la sua posizione si appesantirebbe, ma
sono d'accordo con la strategia del Milan: se il Milan ha deciso di
puntare sulla ristrutturazione e tenterà di ritornare a livelli
appropriati il prossimo anno, fa bene a tenersi Allegri. Non vedo in
giro traghettatori che possano scegliere di accettare la panchina e
allenare solo per un breve periodo. Il Milan fa bene a tenere Allegri
nella speranza che le cose migliorino, anche perché penso che il
pubblico sia ormai stufo e non c'è più molto tempo. Allegri deve
riuscire a fare risultato a Napoli, cosa non facile, altrimenti potrebbe
pagare con l'esonero; non glielo auguro, ma è un dato di fatto”.
Il primo è in ballottaggio con Pandev, il secondo guiderà come sempre il
reparto avanzato rossonero. Stiamo parlando ovviamente di Lorenzo Insigne e Stephan El Shaarawy, due talenti nostrani dal futuro assicurato: “Insigne
sta venendo fuori prepotentemente. E' un ragazzo che abbiamo imparato a
conoscere e che possiede grandissime qualità; si sente affettivamente
coinvolto ed è chiaro che sta attraversando un momento felicissimo. E,
mentre Insigne fa parte di un contesto di squadra dove tutti stanno
facendo il loro dovere e danno il proprio supporto, nel Milan El
Shaarawy è l'unico che sta facendo qualcosa di positivo, ma non deve
essere il solo. L'attaccante azzurro è sostenuto da un contesto di
squadra che funziona, mentre El Shaarawy no”, ha spiegato in conclusione Incocciati.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
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